Romeo è Giulietta – Recensione

Con Romeo è Giulietta il regista Giovanni Veronesi prende a pretesto il famoso dramma per una piacevole commedia sentimentale, leggera e spiritosa.

Lei incontra lui, Cupido scocca la sua freccia, il Destino osserva e sa già come andrà a finire. Se lui si chiama Romeo e lei Giulietta, lo sappiamo anche noi, dopo che Shakespeare ci ha raccontato la loro storia, romantica e tragica, nella sua immortale opera composta sul finire del 1500.

Nei secoli, quando i due innamorati fossero divisi da censo, razza, sesso, stato civile, età, ogni storia d’amore travolgente ma impossibile, è diventa la loro. Era possibile immaginare che letteratura e cinema non se ne impadronissero?

E infatti le versioni ispirate a questi due innamorati impossibili sono state tante, l’ultima l’abbiamo appena vista, nel film di Giovanni Veronesi Romeo è Giulietta, distribuito da Vision, in cui però viene solo citata per raccontare altro.

Veronesi usa infatti la celeberrima tragedia come pretesto per un’affettuosa presa in giro dell’ambiente teatrale, quello di qualche anno fa (oggi le regole forse sono un po’cambiate), con un regista super-star, in cui sarà facile per gli appassionati riconoscere dai dettagli qualche nome famoso.

sergio castellitto

Sergio Castellitto in una delle sue migliori interpretazioni.

Sergio Castellitto, con una delle sue migliori interpretazioni, dopo quella già ottima di Enea, si cala senza eccessi nei panni di un regista teatrale di gran fama ormai in declino, desideroso di approdare al Festival di Spoleto con una nuova regia, forse l’ultima, ma capace di riportarlo alla ribalta.

Oltre ai soliti problemi finanziari e personali, il caratteriale Federico Landi Porrini deve superare il temibile ostacolo del casting, perché oggi gli attori e le attrici sono tutti belli, ma rovinati da pessime scuole o dalla tv.

Quando trova quella che sarebbe un’ottima Giulietta (Pilar Fogliati), la bella e preparata Vittoria, la deve scartare per un precedente scandaletto che ha coinvolto la ragazza e lo fa con l’abituale mancanza di tatto.

Pilar fogliati

Pilar Fogliati, un Romeo che voleva essere Giulietta.

Lei giura vendetta e si ripropone per il ruolo di Romeo, sorretta dall’impeccabile lavoro dell’amica truccatrice (Geppi Cucciari), anche lei in rotta con il regista. Come nume tutelare può contare sull’amata nonna, attrice ancora di successo (Margherita Buy, vista da poco in Dieci minuti).

Ovviamente viene scelta e costretta a portare avanti l’inganno. Intanto anche il suo ignaro fidanzato (Domenico Diele) è scelto per il ruolo di Mercuzio, mentre una divetta da social (Serena de Ferrari) è imposta dalla produzione come Giulietta.

Federico, sottoposto a vari tipi di stress, sarà in grado di portare a termine un’ultima, memorabile regia? E tutti faranno pace con le proprie pene sentimentali?

norma shearer leslie howard

La trasposizione del 1936, con due attori troppo maturi per i ruoli.

Veronesi, dopo il successo commerciale dei suoi ultimi due film che rileggevano in modo a dir poco discutibile I tre moschettieri di Dumas, successo di pubblico ma non altrettanto di critica, confeziona un film leggero e piacevole, che in fondo resta attinente al soggetto originale nel suo parlare di sentimenti, che sono tanti e indirizzati in tante direzioni diverse, ma tutti partono e riportano al cuore.

In questo caso l’originale shakespeariano, che già si rifaceva a narrazioni medievali, con motivi che risalivano all’antica Grecia, è preso come pretesto per cucirgli intorno una storia diversa.

Ma cogliamo l’occasione per ricordare le tante volte in cui nel passato ci siamo emozionati per trattamenti più canonici, dove come punto di rottura al massimo si giocava su età o appartenenza etnica dei protagonisti.

george chakiris

West Side Story, il mito assoluto (versione del 1961).

Senza dimenticare che la tragedia è stata ispirazione per poemi sinfonici, opere liriche, canzoni, balletti, altri testi teatrali, fumetti, videogiochi e per il famoso musical del 1961, 10 Oscar, West Side Story, con le musiche scritte da quel Leonard Bernstein, protagonista del bel film Maestro, di e con Bradley Cooper. Il film ha avuto una nuova versione per mano di Steven Spielberg nel 2021.

Cinema e televisione non si sono mai fatti pregare e così abbiamo avuto numerose trasposizioni, su piccolo e grande schermo (oltre 40 le versioni cinematografiche). Dopo due versioni dei primi anni del secolo scorso, nel 1936 il mitico produttore Irving Thalberg (The Last Tycoon) produce un film in cui impone come protagonista la moglie Norma Shearer, anche se troppo in là con l’età, con i suoi 34 anni, e le affianca Leslie Howard (43 anni).

A dirigere il grande George Cukor, con una ricca messa in scena. Nel 1954 il nostro Renato Castellani sceglie come protagonisti della sua versione il divo Laurence Harvey e la meno nota Susan Shentall, 26 anni lui e 20 lei.

Olivia hussey leonard whiting

Franco Zeffirelli ridà alla tragedia gli interpreti giusti.

Nel 1968 il grande Franco Zeffirelli (anche lui per qualche vezzo riconducibile al protagonista del film Romeo è Giulietta) ci pensa lui a riportare l’età dei protagonisti all’adolescenza, in una versione canonica e toccante che vincerà 2 Oscar.

Anche Abel Ferrara si misura con il testo nel 1987, con il suo China Girl. Se in West Side Story gli immigrati erano portoricani e “bianchi” anglosassoni, qui si tratta di un piazzaiolo italoamericano e della sorella di un boss della Triade cinese.

Nel 1996 ci pensa Baz Luhrmann a commuovere le platee con Claire Danes e Leonardo Di Caprio con il suo Romeo + Giulietta, grazie anche a una colonna sonora pop ottimamente scelta.

leonardo di caprio claire danes

Anche Baz Luhrmann non sbaglia protagonisti per il suo Romeo + Juliet.

Nel 1996 la casa di produzione Troma non può che trarne una rilettura dissacrante con Tromeo & Juliet. Nel 2011 Disney produce un film in animazione in cui i personaggi diventano due nani da giardino, Gnomeo e Giuletta.

Carlo Carlei nel 2013 dirige una versione tradizionale, Romeo & Juliet, con dei protagonisti attraenti (Hailee Steinfield e Douglas Booth), ma poco carismatici. E del 2014 è una versione tv per Canale 5, una mini-fiction intitolata Romeo e Giulietta.

Del “making” originale della tragedia raccontano il film Shakespeare in Love e la deliziosa serie tv Will.

Tante versioni per una storia che non smette di commuovere attraverso i secoli, perché riesce sempre a toccare il cuore, misterioso organo che, come dirà l’estroso regista Federico, è l’ultimo che ad abbandonarci.

Scheda tecnica:

Regista: Giovanni Veronesi

Cast: Sergio Castellitto, Pilar Fogliati, Maurizio Lombardi, Geppi Cucciari, Domenico Diele, Serena de Ferrari, Margherita Buy, Alessandro Haber

Distribuzione: Vision Distribution

Genere: commedia

Pubblicato da Giuliana Molteni

Vado al cinema dalla metà degli anni ’50 e non ho mai smesso. Poi sono arrivate le serie tv.