Dieci minuti, liberamente tratto dal romanzo di Chiara Gamberale, racconta una storia di faticoso recupero psicologico.
Una giornata è composta da 24 ore, 60 minuti per un’ora, totale 1440 minuti. Cosa saranno mai 10 minuti, all’interno di questa cifra? Una piccolezza, si dovrebbe dire.
Dieci minuti al giorno è il tempo che Bianca dovrà impiegare per fare qualcosa che non ha mai fatto, su consiglio della terapista, la severa Dottoressa Braibanti, che la sta curando dall’abbandono dell’amatissimo marito Niccolò, dopo 18 anni di vita insieme.
Ma Bianca, annichilita da questo abbandono, è caduta in una profonda depressione che le ha fatto pure perdere il lavoro, nell’incapacità di continuare a vivere senza l’amato.
Al quale però sembra non avere dato le dovute cure, trascurandolo emotivamente nel corso degli anni, sempre e solo concentrata su se stessa.
Due sorellastre a confronto.
Invano però, perché i suoi problemi non li ha mai risolti e alla fine le sono costati il matrimonio. Ma tutto questo perché?
Lo sapremo in un intreccio narrativo a tratti non agevole, nel quale sarà coinvolta la sorellastra Jasmine, aggressiva quanto lei è remissiva, estroversa e loquace quanto Bianca è timida e afasica.
Il film è tratto liberamente dal libro di Chiara Gamberale, pubblicato nel 2013, la sceneggiatura è scritta dalla stessa regista Maria Sole Tognazzi (insieme a Francesca Archibugi) a nove anni dal suo ultimo film, Io e lei, dopo la serie tv Petra del 2020.
Margherita Buy alle prese con un personaggio che è nelle sue corde.
La versione su grande schermo appesantisce i toni, incupisce la protagonista, rendendola monocorde e francamente irritante, anche se è affidata alla pur brava Barbara Ronchi.
Nel ruolo della brusca psicologa si presta Margherita Buy, terapista che non fa sconti, ma averne così nel sistema sanitario nazionale. La ricordiamo di recente nei film Il primo giorno della mia vita e Il sol dell’avvenire. Fotinì Peluso è la sorella dai liberi amori e il marito ingrugnato è Alessandro Tedeschi.
Tutta la narrazione mantiene un tono monotono che intende sottolineare l’infelicità di tutti i personaggi, alle prese con problemi diversi che però hanno influenzato negativamente le loro vite.
Un marito e una moglie che non si capiscono più.
Per risolvere i quali, si inanella una serie di facili “consigli per gli acquisti” in campo psicologico, la cui soluzione, grazie ai metodi anticonformisti della Barbanti, si risolvono con un’eccessiva semplicità, senza coinvolgere emotivamente lo spettatore.
Cosa che riesce in un attimo a Charles Aznavour, quando irrompono le note della sua bellissima canzone Hier ancore (Ieri sì) con tutta la sua appassionata disperazione esistenziale, per una vita vissuta provando, sbagliando e riprovando ancora, all’opposto di quanto ha sempre fatto la protagonista.
Dieci minuti, distribuito da Vision, finisce per essere un film su una “sorellanza” che si crea per riprendersi da colpe che come sempre risalgono agli uomini e questo ci pare un po’ manicheo. Ma cavalca il periodo storico, tocca accontentarsi.
Scheda tecnica:
Regia: Maria Sole Tognazzi
Cast: Margherita Buy, Barbara Ronchi, Fotinì Peluso, Alessandro Tedeschi
Distribuzione: Vision Distribution
Genere: drammatico