The  Flash – Recensione

The Flash sancisce il nuovo corso del DC Universe, con una storia ricca di citazioni e fan service che mira a divertire e ci riesce.

Va detta una cosa, all’inizio di questo articolo, che ci sono tanti modi di raccontare ancora una volta una storia già raccontata, di rimescolare elementi e personaggi già messi in scena con altri toni, con altri attori.

Questa operazione è riuscita benissimo con The Flash, film dedicato a Barry, il ragazzo super-veloce, che avevamo lasciato eccitatissimo per essere entrato a far parte della Justice League.

Barry è rimasto un ragazzo timido, impacciato, che deve ancora imparare a governare i suoi poteri, a relazionarsi con il suo prossimo, a equilibrare pure la sua dieta. E a gestire i suoi rapporti con i potentissimi “colleghi”, soprattutto il suo autonominato mentore Bruce/Batman, dal quale si sente intimidito e del quale cerca sempre l’approvazione.

Un cruccio più grave però lo affligge, il desiderio di riabilitare il padre, in galera per aver ucciso la moglie. L’uomo è innocente, come giustamente crede Barry, ma le prove mancano e quindi, per riuscire a riavere la sua adorata famiglia, il ragazzo decide di provare a usare la sua velocità per tornare indietro nel tempo e modificare l’accaduto.

Ezra Miller Michael Keaton
Una santissima Trinità.

Pur sconsigliato da Batman, ci prova e i risultati sono da subito disastrosi. Ma ancora più disastrosi saranno, nel proseguire dell’avventura, mentre a fatica cerca di riformare un’anomala Justice League su una diversa linea temporale.

Non si pensi però a una stanca riproposizione dei meccanismi di Ritorno al futuro (film citato più volte in modo esilarante), perché The Flash è un tale frullato di avvenimenti, personaggi e battute da spazzare via ogni paragone.

La prima parte è talmente ricca di gag e situazioni surreali da destare qualche perplessità, nel timore che l’operazione consista nel buttare tutto in caciara e basta. Così fortunatamente non sarà, perché con qualche parentesi action non eccessiva, ci sarà posto anche per parecchio sentimento.

Ezra Miller
L’attonito stupore di un vero nerd.

E per una riflessione seria: “Ci sono problemi che non hanno una soluzione” (frase che forse si adatta anche alla situazione Warner/DC Comics). Però sperare si può sempre. Nella parte finale ci sarà un tale affollamento di personaggi e citazioni, di comparsate di attori (in CG o veri), da far concludere il film nel modo più divertente possibile. Una scena alla fine dei titoli di coda.

Ezra Miller esagera forse un po’ nella mimica e nella recitazione (abbiamo visto il film in originale), tanto da far sembrare sobrio lo Spider-Man di Tom Holland nel primo film, paragone inevitabile vista la tipologia dei due personaggi, due pulcini che devono uscire dal guscio e imparare a combattere in mezzo a galli adulti. Ma nonostante le disavventure personali dell’attore, resta una scelta convincente.

Non si può dire molto di più di The Flash, per non spoilerare niente, che sarebbe delitto capitale (già è un peccato sapere quale vecchio Batman ritorni), se non fare i complimenti agli sceneggiatori Christina Hodson (Bumblebee, Birds of Prey) e Joby Harold (Army of the Dead, Transformers – Il risveglio), e al regista Andy Muschietti (It), che dirige professionalmente una storia che dura 144 minuti senza farli pesare, una vera orgia pop capace di suscitare fanciullesco entusiasmo.

Si astengano i duri e puri, i fautori dell’abbinata DC Comics/Zack Snyder, vadano al cinema a vederlo gli spettatori in cerca di puro divertimento, saranno accontentati.

Scheda tecnica

Regia: Andy Muschietti

Cast: Ezra Miller, Sasha Calle, Michael Shannon, Ron Livingston, Michael Keaton, Ben Affleck, Temuera Morrison

Distribuzione: Warner Bros. Pictures

Genere: azione, fantastico, avventura

Pubblicato da Giuliana Molteni

Vado al cinema dalla metà degli anni ’50 e non ho mai smesso. Poi sono arrivate le serie tv.