Tyler Rake 2 – Recensione

Nel film Tyler Rake 2, su Netflix, torna Chris Hemsworth con il suo eroe stanco di vivere.

Tyler Rake è ancora vivo e lotta con noi, per noi. Chi avesse visto il precedente film del 2020, distribuito da Netflix, saprebbe che dopo il tragico finale con il combattimento sul ponte, un fotogramma a velocità subliminale aveva lasciato aperta una porta per un sequel, che arriva oggi, visibile dal giorno 16 giugno sempre sullo stesso “colosso dello streaming”.

Vedremo come Tyler fosse stato ritrovato sulla riva del fiume in condizioni drammatiche, recuperato dai suoi, curato e accudito amorosamente dalla responsabile dell’agenzia per cui lavorava, con un debole nei suoi confronti (e come non condividere), la bellissima Golshifteh Farahani.

Il coma dura così a lungo da far pensare il peggio. Dopo mesi però l’uomo si riprende, anche se malvolentieri, perché ben sappiamo della sua tendenza autodistruttiva, dovuta a precedenti ferite dell’anima. Che sono quelle che non guariscono mai. Una volta dimesso, viene depositato a godersi una specie di pensionamento anticipato in una baita isolata, lontano dal quel mondo che lui detesta.

Ma la sua fama richiama un misterioso personaggio (breve comparsata di Idris Elba) che gli fa una proposta difficile da rifiutare, per motivi sentimentali. Dovrà aiutare la sorella dell’ex moglie, infelicemente sposata con un potentissimo trafficante della Georgia, che con il fratello ha messo su un impero basato su traffico di armi ed eroina.

Chris Hemsworth
Uno che è meglio non avere contro.

L’uomo è però finito imprigionato per compiacere gli americani e per consolarlo gli è stato concesso di tenere con sé in galera i due figli, un adolescente e la sorellina, e la moglie, che però vorrebbe salvare se stessa e soprattutto i ragazzi da una vita in ogni modo orribile.

Tyler accetta, si rimette in forma con metodi alla Balboa e parte per la missione. Qualunque cosa per la famiglia. Che però è la stessa cosa che penserà anche il trafficante in libertà, quando durante la missione il fratello finisce ammazzato e lui giura vendetta, tremenda vendetta. Come nel film precedente, anche qui Tyler si troverà a dover gestire un riottoso adolescente.

La trama si riassume in fretta perché il film si concentra giustamente sull’azione, sulla missione per estrarre dal carcere la famigliola, nella fuga successiva, inseguiti da una banda di spaventosi tagliagole.

Chris Hemsworth Tinatin Dalakishvili
Una scena della maxi rissa nel cortile del carcere georgiano.

Fuga che passerà attraverso fasi di scontro spettacolari, che culmineranno in un attacco a un grattacielo di Vienna, in cui Tyler si è asserragliato con cognata, pargoli e colleghi. Un tutti contro tutti di efficace intrattenimento, in un’escalation di azione senza tempi morti.

Che è quanto si richiede a film di questo genere. Inoltre, pur con tutti i limiti degli stereotipi di genere, i personaggi sono ben descritti, con pochi tocchi in mezzo all’azione più forsennata.

Chris Hemsworth torna con il suo eroe, un uomo che da solo ha una potenza di fuoco pari a quella di un intero battaglione, piegato interiormente da un’insopportabile sciagura persa nel passato, uno dei tanti gladiatori stanchi, dei samurai ligi al dovere, che letteratura e cinema non si stancano mai di proporci. Personaggi perfetti per storie di eroismo suicida perché cosa c’è di meglio che mettere a rischio qualcosa di cui non sai che fartene, la tua vita?

 Golshifteh Farahani
Una donna che sa il suo mestiere.

Il film è prodotto dai Fratelli Russo, produttori e/o registi di due Captain America (Winter Soldier e Civil War), due Avengers (Infinity War, Endgame), e la serie Citadel, mentre la sceneggiatura è scritta dal solo Joe, che si è ispirato al fumetto Ciudad, scritto insieme al fratello e disegnato da Fernando León González.

Dirige nuovamente Sam Hargrave, direttore di scene di stunt (in grandi produzioni), attore in piccole particine, sceneggiatore e regista di corti, e conferma di possedere i fondamentali del mestiere. Ci sono momenti davvero coinvolgenti e ansiogeni: la fuga dal carcere e la maxi rissa nel cortile, un lungo piano-sequenza di grande violenza.

E poi tutti gli inseguimenti, l’assalto a un treno, i “corpo a corpo” di estrema brutalità, i crash di macchine, camion, elicotteri, le sparatorie con un arsenale da guerra appassionante, gli ammazzamenti crudeli ma necessari, nelle risse feroci con armi anche molto improprie.

Come dicevamo anche in occasione dell’uscita del primo film, in epoca Covid, anche Tyler Rake 2 è formato da mille pezzi di altre storie e da tutta la ricercata retorica di genere (compresa quella filo-USA che sarebbe meglio evitare).

Ma in sintesi Tyler Rake 2 è e vuole essere solo pura adrenalina, un film che mantiene tutto quello che promette, e si chiude su un cliffhanger promettente pure lui.

Scheda tecnica

Regia: Sam Hargrave

Cast: Chris Hemsworth, Golshifteh Farahani, Idris Elba, Olga Kurylenko, Tornike Gogrichiani, Tinatin Dalakishvili

Distribuzione: Netflix

Genere: azione, avventura

Pubblicato da Giuliana Molteni

Vado al cinema dalla metà degli anni ’50 e non ho mai smesso. Poi sono arrivate le serie tv.