Torna Willy Wonka con la sua Fabbrica del cioccolato, in una “origin story”, interpretato dal divo Timothée Chalamet.
Willy Wonka è un cioccolataio che sa fare magie o un mago che sa fare cioccolatini?
Il personaggio è nato nel 1964 dalla penna di Roald Dahl nel suo libro La fabbrica di cioccolato, autore di culto nei paesi anglosassoni, in misura minore qui in Italia. Il libro è stato trasposto su grande schermo nel 1971 in una versione molto amata e rimpianta con Gene Wilder, e poi nel 2005 con Johnny Depp in un trattamento troppo influenzato dall’estetica di Tim Burton, che lo aveva diretto.
Torna oggi in un prequel, una storia che, come usa, ce ne mostra le origini, che ragazzo è stato e come è diventato il personaggio che sapevamo, anche se non del tutto (ci sarà un altro capitolo?).
Siamo in una capitale europea non precisamente definita e il ragazzo Willy arriva, armato solo del suo entusiasmo e di una magica valigia, per sfondare nel mondo dei fabbricanti di cioccolato, come promesso alla dolce mamma che non c’è più.
Un dolce ragazzino alla conquista di una metropoli.
Ma la città è in mano a una specie di “cartello” di cioccolatai, vere carogne che si sono spartite il mercato ai danni dei consumatori, e per mantenere la loro posizione dominante corrompono la Polizia locale.
Che infierisce sul candido Willy e lo fa finire nelle grinfie di una perfida coppia di malviventi. Messo a sgobbare in una lavanderia industriale, non perde un grammo del suo ottimismo e coinvolge altri compagni di sventura in un fantasioso piano per libere la città dai malvagi e riprendersi la libertà.
E ricominciare a fare il miglior cioccolato nell’Universo. Il film nella prima parte sembra un musical, per la quantità di parti cantate, che però tendono a diminuite nella seconda, a favore di maggiore azione.
I “poteri forti” all’opera.
Le canzoni del film sono state scritte da Neill Hannon, il frontman dei The Divine Comedy, mentre nel finale irrompe la splendida Pure Imagination, scritta per il film del 1971, oggetto in seguito di famose cover.
Il doppiaggio italiano ha fatto un lodevole lavoro sui testi, ma restiamo sempre del parere che sia meglio vedere il film nella lingua originale. La sceneggiatura è scritta dallo stesso regista Paul King, il “papà” dei film su Paddington, insieme a Simon Farnaby.
Wonka, distribuito come gli altri film da Warner, si rivela una versione adatta anche ai più piccini, una favola a tratti malinconica e tenera, a tratti più divertente e farsesca, con un discreto ritmo che non fa pesare le quasi due ore di durata (ci sono scene lungo i titoli di coda).
Olivia Colman, l’avida bottegaia.
Non mancano però, anche se privi dei toni più cupi presenti nello scritto originale, alcuni personaggi negativi, come la bieca coppia composta da Olivia Colman e Tom Davis, repellenti anche fisicamente, una vita spesa solo ad angariare i malcapitati finiti nelle loro grinfie.
Pure i tre magnati del cioccolato sono dei veri gangster pronti a commissionare un assassinio quando le loro losche trame non bastano più a proteggere il loro impero di disonestà, impegnati soprattutto a difendersi dall’avanzata dei detestati “povery”.
Il loro impero si regge sulla complicità del capo della Polizia, che causa la sua ingordigia (di cioccolato, dove cioccolatini sta per soldi) diventerò mostruosamente obeso, e del Pastore di anime della cattedrale (Rowan Atkinson), prete anche lui corrotto a forza di illecite regalie.
Perfino l’Oompa-Loompa di Hugh Grant è spassoso ma non simpaticissimo, almeno fino alla fine della storia. Del resto si dice più volte che “gli avidi vincono sempre sui bisognosi”.
Però è chiaro a tutti che la grazia e la bontà di Willy trionferanno su ogni ostacolo e Giustizia trionferà. Se Wonka trionferà ai botteghini, sarà anche grazie alla scelta del protagonista, un sempre aereo Timothée Chalamet, in un ruolo ben diverso dal suo film precedente, Bones and All, e all’ambientazione degna davvero di una fiaba di lusso, con scenografie e costumi all’altezza del progetto.
Come tale, specie nel periodo festivo, potrebbe essere il film ideale per la famiglia riunita. D’altronde, se basta un poco di zucchero e la pillola va giù, figurarsi con fiumi di cioccolato.
Scheda tecnica:
Regia: Paul King
Cast: Timothée Chalamet, Olivia Colman, Hugh Grant, Sally Hawkins, Rowan Atkinson, Jim Carter, Keegan-Michael Key, Calah Lane, Tom Davis
Distribuzione: Warner Bros Pictures
Genere: commedia, avventura