Wolfs – Recensione

Con Wolfs Brad Pitt e George Clooney riuniti insieme regalano ai loro fan una commedia nera ma divertente.

Il lupo, se solitario, mal si adatta a lavorare in coppia. Anche il mitico Mister Wolf di Pulp Fiction non a caso portava questo nome. Quindi inutile stupirsi se due onorati rappresentanti di quella categoria, chiamati entrambi per errore a risolvere un grosso problema, non mostrino reciproco gradimento.

Tutto succede per perché una matura Procuratrice Distrettuale lanciata nella politica, abituata a ordinare tutto a domicilio, si ritrova in una camera d’albergo con gli ingombranti avanzi di una piacevole seratina extra professionale.

Solo che non si tratta degli avanzi di una cena ma del toy boy che improvvidamente aveva fatto salire in camera. Il primo che arriva, chiamato da lei, è George (perché ci rifiutiamo di chiamare i personaggi con i loro nomi fittizi), maturo e stimato rappresentante della categoria. Poi però bussa alla porta Brad, chiamato da altro committente e cominciano le scaramucce fra i due Wolfs.

Perché, inutile negarlo, è su quello che è costruito il film, sulle loro battute e sul piacere di ritrovarsi di nuovo insieme a due attori amatissimi come George Clooney e Brad Pitt, di cui è nota anche la reale amicizia al di fuori del lavoro (ricordiamo i due loro ultimi film, Pitt come ottimo interprete di Babylon e Clooney come regista del classico Erano ragazzi in barca).

Brad Pitt George Clooney

Due lupi solitari, perplessi.

Quanto al loro rapporto, il film è prodotto dalla Plan B di Brad e dalla Smokehouse di George per Apple tv, scegliendo l’uscita immediata in streaming. Tornando alla stanza dell’hotel, i due scoprono che il ragazzo all’insaputa di tutti ha un carico molto prezioso che deve essere consegnato a un ferocissimo boss (siamo in mezzo a mafie dell’Est, croati e albanesi) e quindi il caso da semplice smaltimento, si complica.

Anche perché “l’umido” è costituito da un ragazzetto che morto non è affatto (come da trailer, non spoileriamo nulla), un patetico loser che intenerisce i duri cuori dei due professionisti. I due amici/nemici si aggirano per Manhattan, con puntate a Chinatown e poi a Brighton Beach, sulle morbide note di Smooth Operator di Sade, mentre la conclusione è inevitabilmente lasciata a Just the Two of Us di Bill Withers.

Sarà un tutto in una notte nevosa di NY, con un finale volutamente citazionista a sancire la conclusione di un “passo a due” che molti spettatori vorrebbero probabilmente vedere replicato in un sequel, anche se la citazione non lascia molte speranze, ma chi può dire.

Brad Pitt George Clooney

Uno “stallo messicano” non si nega a nessuno.

Scrive e dirige Jon Watts, responsabile del rilancio di Spider-Man con Tom Holland e della serie tv The Old Man. A fianco dei due mattatori, di nuovo insieme dopo i film della serie Ocean’s Eleven e Burn After Reading, si ricava un suo spazio il tenero Austin Abrams, che avevamo notato in Euphoria.

La donna di potere compromessa è Amy Ryan, una carriera in rilancio grazie alle serie tv Only Murders in the Building e Sugar, dopo anni da caratterista più anonimi. La trama vera e propria (pur meno banale del previsto) è puro pretesto per giustificare il susseguirsi di incidenti di percorso, con qualche scena d’azione a interrompere i battibecchi fra George e Brad.

Il divertimento fra i due è palese, ma non resta in quei confini, la complicità si estende fra il pubblico e loro, che così passano giustamente all’incasso di un credito costruito in anni di film spesso davvero riusciti.

Scheda tecnica:

Regia: Jon Watts

Cast: Brad Pitt, George Clooney, Amy Ryan, Austin Abrams

Distribuzione: Apple Tv +

Genere: commedia, azione