Trap – Recensione

Con Trap torna Night M. Shyamalan, con un thriller citazionista ma totalmente improbabile, nonostante l’impegno di un divo come Josh Hartnett.

Qualcuno fermi il vortice in cui è risucchiato ormai da anni Night M. Shyamalan. Il pur simpatico regista, che non manca di assicurarsi un cameo in ogni suo film, non ha mai saputo recuperare i livelli creativi dei suoi primissimi lavori, con l’eccezione forse di Split (anche se i pareri critici sono divisi pure su questo titolo) e da alcuni anni realizza film sempre peggiori.

Non basta infatti una storia anche brillante di base, di quelle scaturite magari nel dormiveglia. Poi è necessario creare personaggi plausibili che la vivano, inventarsi un susseguirsi di eventi che la facciano scorrere con un minimo di logica (se siamo in un thriller) o di originalità autentica, se siamo in una situazione surreale come nei film più recenti.

Incapacità da cui sembra precocemente afflitta anche la figlia Ishana, che con il suo recente The Watchers ha mancato il bersaglio esattamente nello stile paterno. E qui si apre una digressione quasi dolorosa sul familismo, perché se Ishana ha comunque dimostrato di avere le basi del mestiere, qui in Trap, papà Shyamalan butta sul proscenio la figlia Seleka, che canta e, purtroppo, viene anche chiamata a recitare.

Se in Trap si afferma che il concerto della star Lady Raven è la trappola intorno alla quale gira tutta la trama, ci sembra quasi che tutto il film sia costruito per girare intorno all’esibizione della figlia del regista. Il distributore Warner resiste adamantino a fianco del regista da decenni.

Josh Hartnett Ariel Donoghue

A Philadelphia un concerto rosso shocking.

Ma cosa ci racconta il regista in questa sua ennesima fatica? Anche raccontare la trama in minima parte fa SPOILER dell’unico elemento che poteva rivestire un qualche interesse, se mantenuto nel vago almeno per un po’ E invece no, già il trailer spoilera pesantemente.

Quindi diremo che un efferatissimo killer seriale detto Il Macellaio (Josh Hartnett, spesso quasi spaesato) porta la sua adorata figlioletta al concerto di una diva super-amata dalle ragazzine (roba che Taylor spostati), perché anche se smembra persone a caso per rifarsi di traumi infantili, è un buon padre di famiglia (salutava sempre…).

Ma il concerto è un trappolone imbastito a partire da un labile indizio da una geniale (!) profiler dell’FBI (quasi cameo dell’ex Polyanna Hayley Mills), che intende fermare tutti gli uomini presenti e schedarli, certa che fra loro troverà The Butcher (no, The Boys non c’entra). Possiamo solo augurarci che l’FBI non agisca come in questo film.

Josh Hartnett

Lo sguardo vigile del serial killer.

Addirittura si dichiara che la storia si ispiri alla reale Operazione Flagship, in cui nel 1985 due corpi di Polizia erano riusciti a radunare e arrestare un centinaio di ricercati con il pretesto di una partita di football. Ma in Trap, Josh ha l’occhio lungo e non sarà certo una preda facile da catturare.

Dopo una prima parte che si svolge all’interno dei labirinti del palazzetto dove si svolge l’oceanico evento, con tanto di ripetute esibizioni di Seleka e del suo corpo di ballo, si esce all’esterno e lì il film tracolla definitivamente, riuscendo a trascinarsi verso un paio di assurdi sotto-finali, crollando su un’insensata conclusione.

Irrilevante la breve scena subito dopo i primi titoli di coda, che non consola lo sconforto dello spettatore, incredulo in fondo di tanta insensatezza.

Josh Hartnett

Il suddetto spettatore, se autenticamente cinefilo, riflettendo sull’ultima scena, può essere colto dal dubbio di non avere inteso lo spirito dell’operazione, che potrebbe essere un’arguta citazione di una serie di film celeberrimi (ambientati negli stadi, sui serial killer con o senza famiglia, sulle celebrities e sui loro fan, da De Palma a Hitchcock e Demme).

Ma visto che resta un dubbio (generoso), arrivato fuori tempo massimo, significa che l’operazione non è riuscita, nemmeno in questo caso. In una cosa incredibilmente Shyamalan riesce, nel far sembrare lungo un film di 100 minuti.

Scheda tecnica:

Regia: Night M. Shyamalan

Cast: Josh Hartnett, Ariel Donoghue, Saleka, Alison Pill, Hayley Mills

Distribuzione: Warner Bros

Genere: thriller

Pubblicato da Giuliana Molteni

Vado al cinema dalla metà degli anni ’50 e non ho mai smesso. Poi sono arrivate le serie tv.