Con The Plane Gerard Butler torna a uno dei suoi personaggi preferiti, l’uomo comune che compie azioni eroiche in nome di affetti e principi morali.
Brodie Torrence è un uomo serio, un padre di famiglia che ha vissuto, sofferto e pagato qualche errore. Lo conosciamo come pilota civile dall’onorata carriera, adesso messo un po’ in disparte. Resta però un serio professionista, un uomo sicuro di sé e dei propri mezzi.
Di sicurezza e fede in se stesso dovrà averne molta sul suo volo da Singapore verso le Hawaii, dove deve ricongiungersi con l’amatissima figlia, perché incappa in una Violenta tempesta. Un fulmine colpisce l’aereo e Torrence è costretto a un atterraggio assai fortunoso su un’isoletta delle Filippine, miracolosamente spuntata fra le onde.
Peccato che sia abitata da una fazione di ribelli antigovernativi, di esagerata cattiveria, come quelli della serie tv Echo 3 che non vedono l’ora di catturare i passeggeri per ricavarci un bel riscatto. E non si preoccupano se gliene resta qualcuno meno, a causa dei loro feroci metodi.
Ma il Comandante Torrence non lascerà nessun passeggero indietro, ben sorretto dall’alleanza con Gaspar (Mike Colter), un uomo accusato di omicidio, catturato dopo anni di latitanza e scortato a bordo in manette.
Intanto anche la compagnia aerea sta organizzando il recupero dei suoi dipendenti e dei passeggeri, ricorrendo obbligatoriamente a un gruppo di mercenari, che promettono una svolta action piacevole.
The Plane è quello che si tende a definire un onesto B Movie, con personaggi prevedibili e situazioni canoniche, di genere. Si apre con la consueta sfilata dei pochi passeggeri, dalla solita casistica, chi più irritante chi meno, tratteggiati però assai brevemente.
Ma la sceneggiatura di Charles Cumming e J.P. Davis (la serie tv The Contractor) mette in atto almeno due cambiamenti di scenario, che fanno virare il film in una direzione diversa dal previsto, pur concedendosi, ma in modo non fastidioso, il solito tocco di retorica sentimentale.
Gerard Butler si ritaglia in suo personaggio, saggio attore che nella sua maturità ha sempre scelto eroi che “tengono famiglia” e in nome della stessa compiono ogni genere di azioni eroiche. Dopo il retorico Greenland e l’inguardabile Attacco al potere 3, di cui erano migliori i due capitoli precedenti, ci ha piacevolmente sorpreso il compatto Chase, su Prime Video che consigliamo, film elementare ma efficace.
Al suo fianco lavora il mai troppo espressivo Mike Colter (Luke Cage) e diverse facce note si riconoscono fra i comprimari. La regia si fa perdonare una CG di fascia non alta (ma quello è un problema di budget), del resto a dirigere abbiamo Jean-François Richet, autore dei due interessanti Nemico pubblico N.1 con Cassel, i film sul criminale Mesrine, il più leggero Un momento di follia e Blood Father con Mel Gibson.
Nel film spira un’aria piacevolmente anni ’90 in cui forse il protagonista avrebbe potuto essere Harrison Ford, se si guarda al film con benevolenza, Chuck Norris se lo si giudica come uno di quei prodotti degni al massimo di un direct to video, che oggi diventa lo streaming.
Scheda tecnica
Regia: Jean-François Richet
Cast: Gerard Butler, Mike Colter, Tony Goldwin, Daniella Pineda
Distribuzione: Universal Pictures
genere: azione, drammatico