Con Shazam! Furia degli Dei, torna il simpatico supereroe Billy Batson, con una divertente commedia d’azione, che evita saggiamente di prendersi troppo sul serio.
Nel 2019 abbiamo riso per le avventure del ragazzino difficile Billy Batson, che da Philadelphia era finito nella caverna di un dio, con un nome oggi più famoso per essere quello del benemerito programma di riconoscimento delle canzoni.
Billy era diventato un super-eroe, sogno irrealizzabile per ogni adolescente, ma soprattutto un super-eroe adulto con la testa di un bambino, fonte questa di innumerevoli gag. Nel primo film aveva affrontato il malvagio Dottor Sivana, che era finito rinchiuso in una cella.
Oggi lo ritroviamo, mentre insieme ai suoi fratelli/sorelle adottivi si sta divertendo a imparare a manovrare i suoi poteri. Ogni tanto ci scappa un danneggiamento, ma si salvano anche molte vite.
Poi c’è sempre qualche giornalaccio che li critica e li prende in giro, ma basta appallottolarlo e buttarlo nella spazzatura (lo avessero fatto anche Spider-Man, Superman o gli Avengers). A Billy sta molto a cuore il suo gruppo famigliare, dopo tanti anni passati fra diverse famiglie affidatarie, troppe per un ragazzino che ha perso prima il padre e poi la madre.

Sarà proprio il suo attaccamento a loro a dargli la forza per contrastare un nuovo avversario, che vuole sottrargli i poteri che gli aveva trasmesso il vecchio mago Shazam. Ma non sarà semplice, perché il nuovo nemico in realtà è composto da ben tre dee, le figlie di Atlas, le Furie, di cui due, le più anziane, particolarmente inferocite nei confronti del ragazzo.
Perché, senza che lui lo sapesse, i poteri che erano stati donati a lui, erano stati sottratti proprio a loro. Fra i problemi da affrontare ci sarà anche un’invasione di mostri fantasiosi di origine vagamente mitologica, la gestione di un branco di inquietanti unicorni, neri e minacciosi, e un drago fatto di scaglie di legno, ma ugualmente agile e letale.
Una trama semplice, l’ennesima, si dirà, ma raccontata con humor e ritmo, con un giusto equilibrio fra commedia e azione.

Come già si era pensato per il primo film, finalmente la Warner Bros ha avuto il coraggio di scegliere che direzione prendere con un film dell’Universo DC. Personalmente avevamo gradito anche il tono cupo e drammatico stile Batman vs Superman, ma il rigetto da parte di una vasta parte di pubblico aveva spaventato la Produzione e si era deciso di buttarsi sulla commedia.
Ma se Venom non era venuto tanto bene (specie il secondo), così come Aquaman, con Shazam abbiamo un risultato soddisfacente. Quanto allo scontro “fra titani” Dwayne Johnson e James Gunn sul futuro del personaggio, avvenuto dopo la realizzazione di Black Adam (personaggio a sua volta creato dal mago Shazam), in cui il tono era meno ridanciano, vedremo quali saranno gli esiti.
Protagonista di queste riuscite storie è un eroe “minore”, meno noto di altri, quel Shazam, personaggio creato da Bill Parker e C. C. Beck per la Fawcett Comics nel 1939 con il nome di Captain Marvel, quasi un concorrente di Superman, tanto che la Fawcett aveva intentato una causa ai rivali DC Comics, accusandoli di plagio. Passato poi nel ’72 alla DC Comics, aveva perso il nome, che era diventato di proprietà Marvel e lì sappiamo dove sia finito.

Fonte, questa situazione, delle infinite battute nel primo film su quale potrebbe essere il nome della versione di Billy-enhanced, che continuano anche in questo secondo. Si conferma l’ottima scelta di Zachary Levi nel ruolo del protagonista, buffo e tenero, capace di sembrare davvero un ragazzino imbranato e complessato nel corpo di un trentenne, bisognoso di conferme e di tutto l’affetto che gli è mancato fin da piccolo.
Levi afferma di essersi allenato moltissimo per mettere su massa, ma non si vede mai senza costume e così il sospetto di qualche imbottitura strategica è lecito. Ma dato che si recita con la faccia e non con i bicipiti, la sua è perfetta per il ruolo.
Jack Dylan Grazer è sempre il ragazzino con la stampella che quando ha i poteri è Adam Brody e torna la deliziosa bimbetta di colore Faithe Herman che si era già fatta notare nella serie This Is Us, cresciuta ma sempre molto candida e amante delle caramelline dolci, dettaglio risolutivo.

Fra le dee brillano per durezza e malvagità Helen Mirren e Lucy Liu, giustamente sprezzanti nei confronti della vile razza umana. Verso la fine, un cameo da wow. Dirige nuovamente David F. Sandberg, regista in precedenza di due horror, Lights Out e Annabelle 2.
Torna alla sceneggiatura anche Henry Gayden, qui affiancato da Chris Morgan. Si ritorna a sottolineare come non contino solo i muscoli, per vincere certe battaglie, ma siano necessarie anche capacità deduttiva e intelligenza. E soprattutto cuore. Perché la vera forza arriva dalla vera famiglia riunita e vera non vuol dire sempre biologica. Anzi.
Questo secondo Shazam scorre veloce lungo le sue due ore e dieci, comprese le due scene nei titoli di coda (la prima veramente spassosa), con scontri e sfracellamenti mai troppo prolungati (che alla lunga annoiano), scambi di battute tra fratelli o dee accuratamente dosati, in un equilibrio riuscito.

Spiritoso, pieno di battute e battutine divertenti, con l’aria di non prendersi mai sul serio (mentre sappiamo che è tutto studiato al millimetro) e addirittura di prendersi in giro, con qualche punta di allegro sarcasmo nei confronti della concorrenza, Shazam! Furia degli Dei è costellato di tante citazioni, anche non solo verbali (c’è una penna così potteriana), di tutto l’immaginario pop di cui si nutre il pubblico di questo genere di film, da Harry Potter appunto a Game of Thrones, Annabelle e perfino Fast & Furious, data la presenza di Mirren che era anche in quel cast (e un negozio si chiama Fulci, come il nostro regista horror).
Se il tono resterà questo, visto l’abbassamento di livello degli ultimi Marvel, la sfida potrebbe avere un rilancio, staremo a vedere.
Scheda tecnica
Regia: David F. Sandberg
Cast: Zachary Levi, Jack Dylan Grazer, Asher Angel, Adam Brody, Lucy Liu, Rachel Zegler, Helen Mirren, Djimon Hounsou
Distribuzione: Warner Bros.
Genere: azione, fantasy, avventura