Piece by Piece – Recensione

Piece by Piece è la colorata biografia di Pharrell Williams, realizzata con i mattoncini Lego.

Piece by Piece, pezzo dopo pezzo, così si costruiscono le geniali creazioni della Lego, l’azienda che ha saputo così audacemente rilanciarsi negli ultimi anni, non solo con costruzioni che vanno a pescare in zone sempre più vaste dell’immaginario di tutta la cultura pop, ma anche con una serie di spiritosi film di successo.

E pezzo dopo pezzo si costruiscono anche le vite, e pure quella di Pharrell Williams, il poliedrico personaggio (produttore, rapper, compositore) che, nonostante la sua ancora giovane età si ritrova già protagonista di un film, trasposto però in un universo di colorati mattoncini.

L’approccio narrativo è originale nello stile scelto per ripercorrere in modo però tradizionale la veloce ascesa al successo di Pharrell, “leghizzando” lui, i suoi parenti e compagni di avventura, compresi personaggi noti come Jay Z, Timbaland, Justin Timberlake, Kendrick Lamar, Snoop Dogg, che si doppiano tutti nell’originale.

Per il resto si procede come al solito, un’infanzia felice a Virginia Beach, la passione per la musica, l’ammirazione per Carl Sagan, amato come divulgatore, divenuto quasi un nume tutelare, il primo gruppo con l’amico Chad Hugo e la creazione dei The Neptunes, grazie alla frequentazione del famoso produttore Teddy Riley.

Pharrell Williams nella colorata versione del film.

Poi tante hits, anche insieme o per famosi cantanti (Britney Spears, Justin Timberlake, Jay Z, Kanye West, Beyonce, Daft Punk, Snoop Dogg e molti altri), tante colonne sonore, alcune canzoni che sono entrate nella storia come Get Lucky, Blurred Lines con Robin Thicke e ovviamente su tutte la celeberrima Happy, diventata quasi un manifesto di vita, inserita nel secondo film della serie Cattivissimo me e candidata agli Oscar nel 2014.

Che è stata la canzone della rinascita, dopo un momento di confusione, dovuto alla prima esplosione di successo, che aveva portato Pharrell a disperdersi in altre attività, a fare canzoni non in linea con la sua vera anima, spinto da un cattivo management, avido come sempre e non realmente interessato alla crescita dell’artista sotto contratto.

Piece by Piece, distribuito da Universal, diretta da Morgan Neville, è una coloratissima operazione nel complesso gradevole, splendida da un punto di vista visivo per la resa di ogni parte del nostro mondo e dei personaggi grazie ai mitici mattoncini (stupenda la rappresentazione del mare, tanto amato da Pharrell, e dei liquidi in generale).

Nel complesso Piece by Piece sembra diretta soprattutto ai fan di Pharrell, che non sappiamo quanto seguito abbia da noi, rispetto agli USA.

Snoop Dogg in versione omino Lego.

Un personaggio che ha avuto una vita non eccessivamente complicata, grazie alle sue doti creative e a un messaggio famigliare positivo (niente più di una solida base mette al riparo da quelle sirene del successo che tanti altri hanno rovinato), con una tardiva presa di coscienza politica, dopo l’avvio del movimento Black Lives Matter.

Oggi Pharrell è addirittura divenuto direttore creativo per Vuitton, speriamo non si distragga troppo. Non sembrava però di spessore tale da meritare già adesso un film a lui dedicato, come maitre à penser, oltre che come autore di canzoni di successo.

Di tempo davanti, per confermare le sue doti artistiche e umane, ne ha ancora parecchio, avremmo aspettato almeno un altro po’ prima di tracciare un bilancio così celebrativo.

Scheda tecnica:

Regia: Morgan Neville

Cast: Pharrell Williams, Snoop Dogg, Jay-Z, Kendrick Lamar, Chad Hugo

Distribuzione: Universal Pictures

Genere: animazione, musicale

Pubblicato da Giuliana Molteni

Vado al cinema dalla metà degli anni ’50 e non ho mai smesso. Poi sono arrivate le serie tv.