Mutiny in Heaven racconta la storia del primo gruppo fondato da Nick Cave negli anni ’70 in un’Australia lontana dal mondo.
La prima fila non è per i fragili, recita il sottotitolo del documentario Nick Cave – Mutiny in Heaven: The Birthday Party.
Allo stesso modo la vita, che richiede pure lei di mostrare il petto in prima fila se si vuole uscire dalla massa, non è per gente “weak”. Ne sa qualcosa Nick Cave, musicista e attore, su cui abbiamo già visto alcuni notevoli documentari come Nick Cave – 20,000 Days on Earth e This Much I Know to be True.
Che però ce lo mostravano negli anni della maturità, quelli più recenti. Qui ci vengono raccontati gli anni della gioventù, gli anni ’70, in un’Australia troppo piccola e lontana dal resto del mondo dove stava succedendo di tutto, che era strettissima per il gruppetto di cinque amici che si chiamavano Birthday Party.
Il loro leader era Nick Cave e che altro dire. Il film, diretto da Ian White e co-prodotto da Wim Wenders segue le loro vicende australiane, poi il traumatico sbarco londinese e il trasferimento a Berlino, a registrare dove se non ai mitici Hansa Studios, dove aveva lavorato Bowie, uno dei miti indiscutibili per quella generazione di musicisti (e non solo).
“Nessuno uscirà vivo di qui”.
Poi sarà vita o morte. Per fortuna di Cave è stata vita e sono nati i Bad Seeds. Ma qui il documentario si ferma, dopo averci mostrato l’incredibile furia esistenziale, anche autolesionista, dei vari membri del gruppo in quel periodo.
Lo fa con fotografie, manifesti, locandine e tanti spezzoni con momenti di vita comune e di esibizioni nei locali, di concerti e prove in studio di registrazione. E poi interviste con i vari membri raccolte nel corso degli anni successivi (2007/2008).
Tanti eventi, che non potevano essere riprodotti con i filmanti, sono narrati anche con disegni in animazione opera di Reinhard Kleist, animati da Stefan Wernick, gli eccessi vitalisti, la devastazione delle camere d’albergo, la caduta a precipizio nella droga, gli atteggiamenti da lost boys.
Incredibile il percorso artistico di Cave, chi oggi ascoltasse le sue musiche, con le ammalianti sonorità di cui adesso è capace (soprattutto da quando ha iniziato la sua collaborazione con Warren Ellis nel 1995), oltre alle sue numerose colonne sonore, faticherebbe a riconoscere in quel giovane uomo, che esibiva dissolutezze e sconvolgimento nel suo periodo di punk più estremo, l’artista eccezionale dei nostri tempi.
Come altri ottimi documentari musicali (The Song Remains the Same o Ziggy Stardust and the Spiders from Mars), anche Mutiny in Heaven è distribuito da Nexo Studios, e sarà nelle sale il 2,3 e 4 dicembre.
Scheda tecnica:
Regia: Ian White
Cast: Nick Cave, Rowland S. Howard, Tracey Pew, Mick Harvey, Phill Calvert
Genere: documentario
Distribuzione: Nexo Studios