Nella tana dei lupi 2 – Pantera è il sequel del film del 2018, un B Movie stile anni ’90 meno riuscito del capitolo precedente.
Nel 2018 era uscito il film Den of Thieves, tradotto in italiano con Nella tana dei lupi (in streaming su Prime), un elementare ma efficace B Movie, un poliziesco/action che rimasticava tipologie di personaggi e situazioni già messe in scena mille volte.
Una su tutte Heat, per i rapporti di lealtà e amicizia che legavano i membri dei due gruppi, i criminali e i poliziotti, e specialmente nel rispetto che i due opposti “capobanda” nutrivano reciprocamente.
Buoni o di cattivi non importa, tutti sono esseri umani ai quali ad un certo punto è successo qualcosa che li ha fatti piegare in una direzione o nell’altra e, se si mantiene fede a certi principi, si è ugualmente degni di considerazione.
La rapina di per sé ricordava anche La casa del papel, la celeberrima serie tv spagnola, e la ricostruzione finale con la piccola sorpresa richiamava anche Logan Lucky di Soderbergh. E, come stile, come non pensare ai noir di David Ayer o al sottovalutato (e meglio riuscito) Codice 999.

Una banda fatta di buoni e cattivi, ma tutto è relativo.
Esce adesso un capitolo due, che rimette in scena Gerard Butler, il caratteriale detective Nick O’Brien, e Donnie (O’Shea Jackson), il personaggio che alla fine della precedente avventura era riuscito a cavarsela.
Uno ha continuato nella sua deriva esistenziale, l’altro si è riciclato con un’astuzia che lo ha portato ai vertici nell’organizzazione di colpi miliardari e più. Donnie infatti sta organizzando una rapina che è un mix fra Mission Impossible e La stangata, che avverrà ben lontano dalla Città degli Angeli di Nick, nella raffinata Costa azzurra della dolce vita dei miliardari.
Dove però tutto gira intorno alla stessa cosa, i soldi, puliti o sporchi che importa. Nick intercetta gli eventi, molla tutto e approda a Nizza. Si presenta come uno che ha cambiato casacca, stufo della vita grama che è l’unica che gli consente il suo stipendio da poliziotto.

Gerard Butler, un eroe meno positivo del solito, in questa versione.
Visto con ovvia diffidenza, sarà guadagnarsi sul campo il rispetto dei nuovi partner, ma anche lui resterà colpito dalle doti che ciascuno saprà mettere in campo. Il suo rispetto sarà inatteso, da parte di un uomo di legge nei confronti di gente che nella vita ha fatto la scelta opposta, ma che dimostra comunque i propri valori nell’attaccamento a un interesse che purtroppo va a cozzare contro quell’ordine costituito che Nick ha scelto di rappresentare.
Non senza frustrazione, come apparirà chiaro, più ancora che nel film del 2018. In fondo è sempre una questione fra bande: la banda dei cattivi, i delinquenti, i malviventi; e la banda dei “buoni”, gli uomini di legge, i poliziotti. Che ogni tanto per necessità o proprio per disposizione d’animo, sono più cattivi dei “cattivi”.
Cattivissimo, brutale, rozzo, violento era “Big Nick” O’Brien, Sceriffo della squadra Major Crimes della LAPD, che lavorava con un gruppetto di fedelissimi in simbiosi con il loro capo. Qui il personaggio smussa qualche asprezza e si muove da solo, affiancato da un nuovo, ben diverso tipo di partner.

Gerard Butler e O’Shea Jackson Jr stranamente dalla stessa parte della barricata.
Anche in questo caso il cast è funzionale alla storia, con un Gerard Butler volutamente sopra le righe come il suo caratteriale personaggio, attore abbonato a ruoli da virile eroe (The Plane, Kandahar, visibile su Prime), in questa saga anche apparentemente negativo.
Più spento e atono O’Shea Jackson, antagonista mal scelto che poteva ancora reggere nel film precedente ma qui non rende. Così come il primo capitolo, anche La tana dei lupi 2: Pantera, è scritto e adesso pure diretto da Christian Gudegast, autore della storia precedente, e del pessimo Attacco al potere 2, che promette altri sequel.
Pare che la storia sia ispirata al vero furto al World Diamond Center di Anversa, già all’origine della serie tv nostrana Everybody Loves Diamonds (anche questa su Prime), con Kim Rossi Stuart. Come il primo film, anche il sequel è un onesto B Movie stile anni ’90, con meno azione brutale però e più gioco di strategie e inganni rispetto al precedente (e troppo lungo, 144 minuti).

I nuovi personaggi di contorno sono meno incisivi (fra loro anche Salvatore-Genny-Esposito) e non è tangibile la chimica che si dovrebbe instaurare fra i due protagonisti. E di rapine impossibili siamo anche un po’ saturi.
Inoltre gettare sulla Mafia italiana (che chissà perché pur parlando con accento siculo, viene posizionata in “Sardinia”) la luce di “gruppo famigliare” degno di rispetto perché fedele alle regole d’onore, ci pare un tantino eccessivo. Quanto all’ecomostro che si vede nella location finale, non spaventatevi, non è nelle Cinque Terre, come dichiarato nella didascalia, ma Tenerife, buon per noi.
Scheda tecnica:
Regia: Christian Gudegast
Cast: Gerard Butler, O’Shea Jackson Jr, Evin Ahmad, Salvatore Esposito, Fortunato Cerlino
Distribuzione: Lucky Red
Genere: azione, poliziesco