La memoria dell’assassino – Recensione

La memoria dell’assassino, interpretato e diretto da Michael Keaton, è un noir meno scontato di quanto l’argomento potrebbe suggerire.

John Knox, ex militare scelto ai tempi di una delle varie guerre in Medio Oriente, da civile si è dedicato al mestiere di sicario di professione, attività per cui era stato ben preparato dallo Stato, che lo ha fatto diventare ricco ma gli ha anche fatto perdere la famiglia, conseguenza inevitabile che ha accettato con serena rassegnazione.

Ormai è anziano, anche se sempre efficientissimo, e scopre da alcuni inquietanti sintomi, di essere afflitto da una variante fulminea dell’Alzheimer. Rassegnato, medita di organizzare al meglio le ultime settimana che gli restano, scivolando verso l’oblio dopo aver sistemato le cose.

Ma si trova coinvolto in un dramma che riguarda la sua famiglia. Perché una notte alla sua porta bussa disperato il figlio (James Marsden), finito in una situazione così tragica da non avere nessun altro cui ricorrere.

John si trova così a dover mettere in piedi in velocità un piano per salvare la famiglia, mentre recupera un rapporto che era stato interrotto da tempo. Ma la malattia avanza velocissima e niente sarà semplice, perché non c’è solo la Polizia, nelle vesti di un paio di caratteriali detective, a braccare l’uomo.

Michael Keaton è un sicario a pagamento che sta perdendo se stesso.

Solo alla fine di un complicato percorso, punteggiato da qualche imprevisto, Knox sarà libero di andarsene, come recita il titolo originale, Knox Goes Away. Michael Keaton torna alla regia dopo l’esperimento del 2008 con Merry Gentleman, e si prende anche il ruolo del protagonista, attore abbonato a personaggi freddi, poco empatici se non proprio disturbati.

Lo ricordiamo nel recente The Flash nei panni di un decaduto Batman. La memoria dell’assassino, distribuito da Eagle Pictures, sembrerebbe uno di quei film che trovano uscita in sala quando aumentano le temperature esterne, che avrebbe potuto trovare una sua collocazione in qualche streaming (ma lì sono misteri).

Eppure resta un noir sobrio con una sua dignità, perché i personaggi, nel loro eccesso, sono tutti ben tratteggiati dalla sceneggiatura di Gregory Poirier, che attribuisce a ciascuno quella leggera anomalia che li fa deragliare dal fin troppo visto.

al pacino

Al Pacino, ormai sempre piacevolmente sopra le righe.

Il film è impreziosito dalla presenza di un Al Pacino sempre piacevolmente gigione, che è l’amico fedele e fidato del protagonista, e che si concede una piccola citazione finale di un suo notissimo film.

Bella anche la breve comparsata di Marcia Gay Harden, l’ex moglie dalla mente assai aperta. Le aspettative erano basse, vista la somiglianza della trama con quella del film del 2022 Memory (remake del belga De Zaak Alzheimer) con Liam Neeson, che già esplorava le conseguenze di una simile malattia in un mestiere come il sicario, che come è ben immaginabile, complica parecchio le cose.

Sarà anche per questo che La memoria dell’assassino si differenzia in modo sostanziale e lascia così un ricordo migliore.

Scheda tecnica:

Regia: Michael Keaton

Cast: Michael Keaton, Al Pacino, James Marsden, Marcia Gay Harden, Ray McKinnon, Suzy Nakamura, Joanna Kulig

Distribuzione: Eagle Pictures

Genere: thriller, drammatico

Pubblicato da Giuliana Molteni

Vado al cinema dalla metà degli anni ’50 e non ho mai smesso. Poi sono arrivate le serie tv.