Con La casa – Il risveglio del Male torna a scorrazzare in libertà il mostruoso demone che abbiamo conosciuto nel 1981 grazie a Sam Raimi.
Il Male liberato nella Casa da Bruce Campbell e soci nel lontano 1981 non ha mai smesso di girare.
Si è propagato (e come dubitarne, visti i tempi che viviamo), passando attraverso una lunga serie di improvvidi personaggi, che per superficialità, stupidità, sfortuna gli hanno fatto da ponte, attraverso i luoghi e il tempo.
Questa volta, nell’incipit del film La casa – Il risveglio del Male lo troviamo a scorrazzare su un ameno laghetto, pronto a massacrare tre innocenti villeggianti. Perché non muore mai, anche quando l’ultimo “guscio” da lui invaso è stato distrutto, c’è sempre modo di trasferirsi da qualche altra parte. Ma come è arrivato là, in quella località sperduta?
Lo sapremo nel corso del film, che ci trasporta qualche giorno prima, in una piovosa e notturna Los Angeles. Là approda Beth, tecnica del suono di una band rock, che si è scoperta incinta, in cerca del conforto della sorella maggiore Ellie, che vive in quello che era un elegante palazzone di appartamenti e ora è diventato un fatiscente edificio prossimo alla demolizione, ormai semi-disabitato.

Ellie fa la tatuatrice e vive con i suoi tre litigiosi figli, due adolescenti e una più piccina. Padri non pervenuti. Sul suo stesso piano ci sono ancora solo quattro altri inquilini. Sarà dalla stupidità di uno dei due adolescenti che tutto avrà inizio.
Perché una scossa di terremoto provoca dei danni, il ragazzo scopre un caveau sotterraneo che era stato murato, vi penetra e trova il famoso libro di pelle umana. Dubitiamo di come evolverà la cosa? Ma non è l’originalità il punto di forza del film, che vuole alzare l’asticella dello splatter, inondando il set con una quantità di sangue che fa venire in mente la famosa ondata di Shining (i paragoni si fermano qui, sia chiaro).
Il regista Lee Cronin, che anche scrive la sceneggiatura, dichiara l’impiego di 6.500 litri. Ma nella sua nicchia il film fa il suo lavoro, costellando la narrazione di aggressioni di violenza selvaggia, di mutazioni raccapriccianti, mentre luci sfarfallano, ascensori precipitano, i corridoi diventano trappole mortali, volano mosche carnose e brulicano altri insetti disgustosi e scorre sangue a ettolitri. E non mancherà una motosega, non può mancare.

Tutta in una notte si consumerà la selvaggia lotta per la sopravvivenza, senza mai cercare di alleggerire l’atmosfera facendo dello spirito fuori luogo, concentrandosi sulla tragica cupezza che è lo scopo perseguito da questo tipo di film. Fra i produttori figurano immancabilmente Sam Raimi e Bruce Campbell. Distribuisce Warner Bros, sempre fedele al genere. Nessuna scena alla fine dei titoli di coda, solo il ronzio di una mosca.
Nel cast si fa notare l’interessante viso di Alyssa Sutherland (Vikings), la sorella maggiore, mentre l’eroina della storia è quella minore, affidata all’attrice Lily Sullivan, che assurgerà a un ruolo che ricorda la Ripley di Aliens. Non si capisce come non si uscita traumatizzata dalla lavorazione la giovane esordiente Nell Fisher, miracoli del montaggio.
Tre sono stati i film originali, poi nel 2013 Fede Alvarez ha realizzato il primo sequel (ci sono stati anche tre sequel “apocrifi” prodotti dall’italiano Joe D’Amato). Nel 2014 è uscita anche una divertente serie tv, Ash vs Evil Dead, con Bruce Campbell, interprete originale della saga.

Questo nuovo capitolo rilancia la saga con non eccessiva sostanza ma un gran forma. Quindi ai tanti avvertimenti, non accettare caramelle dagli sconosciuti, non fare il bagno a stomaco pieno, non far entrare in casa un vampiro, non lasciare la strada vecchia, non aprire quella porta, aggiungiamo, ma già da anni, non aprire quel libro.
Ma qualcun altro lo farà ancora, come dubitarne, in base al famoso detto per cui non si smette mai di raschiare il barile, specie se è incrostato di tanto spettacolare e redditizio sangue.
Scheda tecnica
Regia: Lee Cronin
Cast: Alyssa Sutherland, Lily Sullivan, Nell Fischer, Gabrielle Echols, Morgan Davies
Distribuzione: Warner Bros.
Genere: horror