Karate Kid – Legends, dopo il remake del 2010, rimette in campo alcuni personaggi del glorioso passato della serie di film, invano.
Ci sono frasi che si sono impresse nella memoria collettiva, che travalicano generazioni, che racchiudono l’essenza della saggezza del mondo. Una l’abbiamo sentita per la prima volta nel 1984, nel film che in italiano era stato ribattezzato Per vincere domani, ma il titolo originale era Karate Kid.
La frase era: dai la cera, togli la cera (citata anche di recente nel film Chi segna vince con Michael Fassbender). Ciascuno vi ha letto qualcosa di personale e l’ha fatta sua. Il fortunatissimo film vedeva l’esordio del giovane attore Ralph Macchio, allora 23enne, affiancato dalla sicura presenza di Noriyuki “Pat” Morita (morto purtroppo nel 2005 a soli 73 anni).
Sono seguiti poi altri tre film (1986, 1989, 1994). Nel 2010 è stato realizzato una specie di remake, con Jaden Smith, in cui si usava però il kung fu e non il karate. Dal 2018 al 2025 è stata distribuita la serie tv Cobra Kai, che seguiva le vicende dei primi film trent’anni dopo, con membri del cast originale.
Il messaggio era diretto contro il bullismo, al quale si doveva reagire con applicazione e disciplina, grazie ai saggi insegnamenti, sportivi ma anche morali, di un mentore adulto, attraverso i quali non solo difendersi dalle vili aggressioni degli scorretti avversari, ma apprendere le regole fondamentali su cui costruire il futuro di uomo adulto.

Il giovane attore Ben Wang e il “vecchio” e molto amato Jackie Chan.
Peccato che una ricetta per sconfiggere il bullismo non esista e tramutarci tutti in combattenti capaci di restituire colpo su colpo non sembri una via percorribile. Esce adesso sui grandi schermi, distribuito da Eagle Pictures, Karate Kid – Legends, tre anni dopo la sesta stagione di Cobra Kai, sesto film della serie.
Nel cast tornano nomi amati dagli appassionati di questo fortunatissimo franchise, che ha prodotto anche una serie in animazione, videogame e merchandising vario. L’adolescente Li Fong, che frequenta la scuola di kung fu di Mr. Han (Jackie Chan) è costretto a trasferirsi da Pechino a New York per seguire la mamma dottoressa e iniziare una nuova vita.
Là incontra una ragazza carina e simpatica, ma finisce nel mirino di Conor, il solito bullo, reuccio della palestra di arti marziali del quartiere. Che naturalmente è cattivo perché diseducato da un cattivo maestro.

A fare da spalla a un inesperto ragazzino, tornano due personaggi amati.
Il padre di Mia è il simpatico proprietario di una piccola pizzeria, ex campione di pugilato che dovrebbe ricominciare a combattere per ripagare dei debiti. Li lo aiuta a rimettersi in forma contaminando il suo stile tradizionale con tecniche di combattimento del kung fu.
Ma il ragazzo finisce per ritrovarsi nella drammatica posizione che già in Cina gli era costata un lutto doloroso, rivive il dramma che lo aveva già bloccato e rischia di soccombere. Dalla Cina arriva in soccorso Han che recluta niente di meno che Daniel LoRusso (Ralph Macchio), per completare con il karate la preparazione di Li, che dovrà superare i suoi traumi combattendo.
Le parti migliori sono quelle in cui i due “anziani” discutono sulle migliori tecniche di combattimento, provandole fisicamente sul povero Li, vittima di due “zii” davvero fuori schema, con effetti blandamente comici. Inizia così la solita parte dedicata alla preparazione sportiva, che porta al combattimento finale.

Un momento del faticoso allenamento, fra kung fu e karate.
Tornano attori cari alla saga, Jackie Chan è Mr. Han, che dal film precedente con Jaden Smith aveva superato i suoi rovelli esistenziali grazie all’amicizia con il ragazzino. E ricompare pure Ralph Macchio assai ben invecchiato. Sono affiancati da facce note di buon peso commerciale come Joshua Jackson, il padre di Mia, e Ming-Na Wen, la madre di Li Fong.
Protagonista è Ben Wang, ragazzo che purtroppo non brilla per avvenenza (che non guasta mai) o simpatia, né per bravura come attore, capace però di performance atletiche degne di nota, il che avrà influenzato la scelta del regista. Meglio il suo avversario Aramis Knight, obbligatoriamente detestabile, ma bravo combattente, esteticamente un incrocio fra il giovane Joe Dallesandro e Bono degli anni ’80.
Nel finale compare in un cameo William Zabka, che nel film dell’84 (e in Cobra Kai) era l’antagonista Johnny Lawrence. Dirige Jonathan Entwistle, regista di valide serie tv come The End of the F***ing World.

Karate Kid – Legends è’ una cosetta per ragazzini, l’ennesima, scontata riproposizione di una storia già vista, che si fonda su un meccanismo già sfruttato. Non basta qualche guizzo di simpatia grazie alla la professionalità di Joshua Jackson e del sempre simpatico Jackie Chan, per salvare una narrazione che sfacciatamente cerca di sfruttare l’effetto nostalgia.
I giovani troveranno un messaggio che però è già alquanto decotto, i più adulti non ritroveranno la piccola magia del primo film. Siamo più dalle parti di una rimescolata speranzosa di far rivivere i fasti di una saga che poteva estinguersi al primo film e negli anni si è barcamenata senza guizzi creativi degni di nota.
Scheda tecnica:
Regia: Jonathan Entwistle
Cast: Jackie Chan, Ralph Macchio, Joshua Jackson, Sadie Stanley, Aramis Knight, Ben Wang, Ming-NaWen
Distribuzione: Eagle Pictures
Genere: azione, drammatico