Con Il Ministero della guerra sporca su Prime, Guy Ritchie ci racconta un’avventurosa storia vera con il suo solito stile e un ottimo cast.
Guy Ritchie sta lavorando molto per lo streaming. Infatti, dopo The Gentleman (con successiva serie tv omonima) su Netflix, su Sky è uscito Operation Fortune, mentre su Prime Video abbiamo visto Wrath of Man e l’apprezzabile The Covenant.
Sulla stessa piattaforma esce adesso esce la sua nuova fatica, Il Ministero della guerra sporca (The Ministry of Ungetlemanly Warfare), eroica impresa avvenuta durante la Seconda Guerra Mondiale, che Ritchie racconta a modo suo. Il film è tratto dal libro del 2014 Churchill’s Secret Warriors di Damien Lewis e romanza una famosa missione di guerra, chiamata Operation Postmaster.
Nel 1942 Churchill se la stava vedendo con Hitler ancora da solo, mentre gli USA procrastinavano un indispensabile intervento. Del resto le acque dell’Atlantico erano rese assai insicure dai sommergibili tedeschi, i famosi U- Boat.
Per spianare il campo, non resta che mettere insieme un’anomala task force, composta sì da militari ma tutti cani sciolti, gente che obbedisce agli ordini solo se è d’accordo, in vista del bene superiore, che consiste nell’esecuzione di quando deciso inizialmente.
Due gentleman sporchi e cattivi.
Affiancato da Ian Fleming (che si dice abbia tratto ispirazione per 007 da uno dei partecipanti alla missione), osteggiato da alcuni elementi dell’establishment che sottovalutavano Hitler (o simpatizzavano per lui), Churchill formula un piano semplice.
I sottomarini avevano bisogno di navi di sostegno per riparazioni e rifornimento e la principale era la Duchessa d’Aosta, nave di appoggio italiana, agli ormeggi nel Golfo di Guinea a Fernando Po, in acque spagnole. Sabotata quella, gli U-Boat sarebbero stati costretti all’inazione per il tempo necessario.
A radunare il gruppo è Gus (Henry Cavill), un militare sbattuto in galera per insubordinazione. Al suo fianco arrivano il colossale Anders (Alan Ritchson), dal surreale humor; Geoffrey (Alex Pettyfer), il pianificatore; Henry (Hero Fiennes Tiffin), motivato collaboratore; Freddy (Henry Golding), l’esperto in esplosivi; Heron (Babs Olusanmokun) l’alleato africano, insieme al simpatico “Principe” Kambili (Danny Sapani); e la coraggiosa “femme fatale” Marjorie (Eiza González).
Alan Ritchson in un personaggio degno di uno spin-off.
Se la vedranno con il sadico nazi Luhr (Til Schweiger). A tifare per loro da Londra ci sono, oltre a un Brigadiere interpretato da Cary Elwes e a Fleming (Freddie Fox), il mitico Sir Winston, che all’interno di una tuta di lattice, è Rory Kinnear.
Un gran cast, di attori famosi e facce note, come si può vedere, dove, come spesso accade nei film di Ritchie, gli attori comunicano l’impressione di essere i primi a divertirsi. Sostanzialmente Ritchie racconta questa impresa bellica come fosse uno dei suoi iperbolici noir, perché gli elementi sono gli stessi.
Si parte con la formazione del gruppo di amici solidali fino alla morte, tutti diversamente caratteriali, qualcuno anche un po’ di più. Poi si passa alla preparazione dell’impresa e alle prime mosse, andando incontro ai soliti incidenti di percorso. Intanto lateralmente, altri “complici” si affiancano con funzione diversiva.
Eiza González, la spia bella e letale.
Segue l’esecuzione del “colpo”, che in questo caso non sarà una rapina o l’assalto a una gang avversaria, ma l’eliminazione della nave nemica, con sterminio dei detestabili nazisti. Perché, come a Tarantino, anche a Ritchie si capisce bene che non stanno simpatici.
Certo il livello dei due registi non è lo stesso, ma uguale è il divertimento nell’eliminazione a tappeto dei “crucchi”. Qualche attimo di suspense finale e poi sappiamo come è andata. Perché al netto delle divertenti iperboli di Ritchie, la storia è successa davvero e sui titoli di coda vedremo le foto dei veri protagonisti, tutti uomini più una donna, che faceva il rischioso lavoro dell’infiltrata stile Mata Hari (almeno nel film).
Il film si lascia guardare nella prima parte introduttiva, grazie alla messa in scena di una serie di personaggi, alcuni più appassionanti (troviamo travolgente Alan Ritchson, il monumentale Jack Ryan televisivo, attore che nonostante la mole ha anche la commedia nelle sue corde).
Henry Cavill, qui munito di barba e baffi, dopo la grande, ingiustificabile delusione per Superman sta cercando onorevolmente di ricostruirsi una carriera, spaziando fra vari generi, recentemente lo abbiamo apprezzato in Argylle e nei due Enola Holmes. Gli auguriamo ogni bene.
Scheda tecnica:
Regia: Guy Ritchie
Cast: Henry Cavill, Alan Ritchson, Alex Pettyfer, Henry Golding, Hero Fiennes Tiffin, Babs Olusanmokun, Eiza González, Til Schweiger, Rory Kinnear, Cary Elwes, Freddie Fox, Danni Sapani
Distribuzione: Prime Video
Genere: guerra, azione