IF Gli amici immaginari – Recensione

IF ci parla degli Amici Immaginari che tanti di noi si sono inventati nell’infanzia e che poi hanno dimenticato.

In inglese If significa se, ma è anche l’acronimo di Imaginary Friends, gli amici immaginari, quelli che tanti piccini si inventano per sopperire mancanze affettive e di relazione della loro infanzia. Mano a mano che si cresce, vengono però abbandonati, dimenticati e scompaiono. Ne saranno contenti?

Ma ci sono anche tanti “se” nelle vite degli esseri umani. Se Bea, la dodicenne protagonista, non avesse subito un lutto così grave, se il suo adorato papà (Krasinski) non fosse incappato anche lui in un incidente di percorso, se Bea non avesse dovuto trasferirsi momentaneamente dalla nonna, non avrebbe incontrato un eccentrico personaggio (Reynolds) che la metterà in contatto con tutto il fantasioso e surreale mondo degli IF.

Bea è una ragazzina rigida, che non sorride al mondo perché lui non le sta sorridendo da anni. Ma si trova in un momento che la rende vulnerabile e quindi permeabile alla visione di una serie di bizzarri personaggi, in qualche modo tutti “in cerca d’autore”.

Perché come i giocattoli di Toy Story, come Bing Bong di Inside Out, è il rapporto con gli umani che li rende “vivi” e nessuno si rassegna volentieri all’oblio. Gli umani del resto perdono il ricordo dei loro amici immaginari perché la vita si abbatte su di loro, trascinandoli per le strade battute dal vento di un destino che non è detto sarà altrettanto tenero, lasciandoli scoperti emotivamente.

Ryan Reynolds Cailey Fleming

Dove ricollegarsi con la propria infanzia meglio che in un parco di divertimenti?

Bea viene trascinata in un’avventura che sembra non riguardarla, riconnettere alcuni strambi personaggi con i rispettivi ex-bambini, ma nel percorso si renderà conto di quanto da vicino la riguardi tutta l’avventurosa esperienza.

Scena finale post credits con un omaggio a uno dei doppiatori del film, attore molto amato e da poco scomparso. John Krasinski scrive e dirige un film tenero e malinconico, come se lui stesso fosse cresciuto a colpi dei migliori Pixar e adesso ne volesse restituire il mood.

Ma il risultato suona in una tonalità minore, perché il soggetto è già stato trattato in modo più pregnante anche se con alcune varianti (il tema di ricongiungersi sempre con il “fanciullino” che alberga dentro noi) e la ragazzina Bea (l’attrice Cailey Fleming) non è molto simpatica e non riesce a farci partecipi del suo dramma.

steve carell

Ryan Reynolds è il simpatico “direttore” degli IF.

Sopperisce a queste mancanze la simpatia di Ryan Reynolds e di alcuni dei personaggi immaginari, fra cui spiccano per voluminosità il peloso Blu (che però è viola) e un fulmineo Private Eye perché legato a una divertente gag ciclica.

Nel ruolo della cara nonna troviamo l’ottima caratterista Fiona Shaw. John Krasinski interpreta un papà che in tanti vorrebbero avere, con una passione inattesa per Tina Turner.

Dopo esperienze di diverso genere, fra cui l’angosciante serie di film A Quiet Place, Krasinski si dedica a una storia molto diversa, per la quale raduna un numero impressionante di attori famosi suoi amici per dare voce ai vari personaggi di fantasia (versione originale ovviamente consigliatissima, figura anche la moglie Emily Blunt appena vista in The Fall Guy).

Lo strabordante, tenero Blu, in cerca del suo “umano”.

Per la versione italiana (distribuita da Eagle Pictures) la lista è prestigiosa ma non di uguale appeal, ci sono Ciro Priello e Pilar Fogliati (vs Steve Carell e Phoebe Waller-Bridge), gli altri sono nomi noti e voci riconoscibili (Francesco Venditti doppia Ryan Reynolds).

Belle musiche di Michael Giacchino, con parecchie citazioni divertenti di altri film, fotografia del blasonato Janusz Kamiński. If è un film che farà sorridere, a tratti commuovere (ma con moderazione), e piacerà ai più piccini che, senza farsi troppi interrogativi, apprezzeranno il bellissimo, coloratissimo, eccentrico mondo degli amici immaginari.

Che ha sede in un luogo classico, di quelli che da grandi in effetti si smette di frequentare, il parco di divertimenti di Coney Island. Ma forse è ancora più adatto agli adulti che li accompagneranno, che meglio capiranno il messaggio, consci dei loro tasti dolenti, di come la vita ci renda sempre più soli, isolati e quindi fragili.

Scheda tecnica:

Regia: John Krasinki

Cast: Ryan Reynolds, Cailey Fleming, Fiona Shaw, John Krasinski, voci:Steve Carell, Phoebe Waller-Bridge, Louis Gossett Jr, Emily Blunt, Matt Damon, Maya Rudolph, Jon Stewart, Sam Rockwell, Awkwafina, George Clooney, Bradley Cooper, Ciro Priello, Pilar Fogliati, Francesco Venditti

Distribuzione: Eagle Pictures

Genere: animazione, commedia

Pubblicato da Giuliana Molteni

Vado al cinema dalla metà degli anni ’50 e non ho mai smesso. Poi sono arrivate le serie tv.