Here – Recensione

Con Here Robert Zemeckis ci racconta con una tecnica originale la storia delle persone che per quasi un secolo hanno abitato la stessa casa, tutte in cerca della felicità.

Se i muri potessero parlare, cosa ci racconterebbero? Quando andiamo ad abitare in un luogo che in precedenza non ci apparteneva (casa, paese) cose ne sappiamo di come fosse quella casa, quel luogo?

Di una casa cambieremo la tinta dei muri, rifaremo pavimenti e arredamento, ignorando come fossero disposti prima i mobili, dove fossero gli oggetti, quali colori dominassero l’arredamento.

E soprattutto ignoreremmo quello che lì era successo, quali eventi lieti e infelici, quali amori e quali dolori, quali evoluzioni o rinunce abbiano unito o diviso gli abitanti, per cosa abbiano festeggiato e quante volte e per cosa abbiano litigato. Senza voler pensare che ci saranno state nascite ma anche morti.

Lo stesso per un paese, abitato da altri popoli, con altre usanze, diversi eppure così uguali a noi, perché noi umani in fondo cerchiamo le stesse cose, cerchiamo di fare gruppo, famiglia, cerchiamo amore, affetto, soddisfazione, facciamo figli, sogniamo il futuro, andiamo in guerra, distruggiamo e ricostruiamo. In salute e in malattia.

Tom Hanks Robin Wright Kelly Reilly Paul Bettany

L’allegro caos dei giorni felici.

Un tempo qui era tutto un dinosauro, inizia a dirci Zemeckis con il suo Here, in modo alquanto “malickiano”, poi la meteora e la distruzione. E poi la lenta rinascita e l’evoluzione e, in un salto velocissimo, si arriva ai primi nativi americani e poi a blocchi di decenni dalla fine dell’800 e ai giorni nostri, focalizzandoci su un gruppo famigliare dall’immediato dopoguerra in poi.

Per approdare ai giorni nostri, con una famiglia di benestanti persone di colore, che istruiscono il figlio su come superare da vivo un controllo della Polizia e una governante bianca (forse a dirci come sono cambiate certe cose e certe meno). Non manca un veloce accenno al Covid.

Ci muoveremo avanti e indietro nel tempo, sempre su quel quadrato di terra del New England, attraverso altre famiglie che hanno abitato la villetta di cui vedremo sempre e solo il soggiorno, con la sua bella finestra a bovindo sulla strada, che lascia vedere la dimora storica della famiglia discendente da Benjamin Franklyn, che sarà a sua volta protagonista di un paio di scenette, personaggio ritenuto non solo genio assoluto ma vero padre della patria.

Tom Hanks Robin Wright

Tom Hanks e Robin Wright, una coppia cinematografica che si riforma.

Camera fissa, mentre i personaggi entrano ed escono di scena, in un andirivieni negli anni che viene scandito da arredamento, abbigliamento, battute sull’attualità, oggetti dell’arredamento, trasmissioni radiofoniche e poi show che si intravedono nella televisione che a un certo punto arriva in scena.

La famiglia principale è composta da Kelly Reilly e Paul Bettany e poi arrivano i figli, uno dei quali è Tom Hanks (visto di recente in Non così vicino), che si innamora di Robin Wright e con lei farà i propri figli, restando nella casa dei genitori. Il tempo passa e i personaggi incappano in tutti gli eventi, belli e brutti, che capitano a ogni persona comune, in una vita comune.

Here, basato sulla graphic novel di Richard McGuire, è un film molto sentimentale, sembrerebbe scritto da Spielberg, malinconico quando ci mostra la tristezza dell’arco esistenziale umano, si nasce, si cresce, si invecchia, ci si ammala, si muore, ma nel mentre si vive e questo semplice fatto può essere bellissimo, a patto di riuscire a farlo seguendo il proprio cuore.

Tom Hanks Robin Wright

Siamo arrivati a un festoso compleanno, almeno all’apparenza.

Faccenda non semplice perché bisogna stare attenti a non ferire chi nel frattempo si sia unito a noi in questo viaggio che pochi amano fare in solitaria, magari sbagliando. Tecnicamente del film si è molto parlato per il modo in cui è stato realizzato, quell’inquadratura fissa sul soggiorno verso l’esterno, con i cambi di scena risolti in modo originale, senza fare ricorso a banali dissolvenze.

Sullo schermo si aprono piccole e grandi finestre che inquadrano un dettaglio e attraverso quello ci transitano nella storia successiva. E poi se ne è parlato per il trattamento al computer cui sono stati sottoposti i protagonisti, specialmente Tom Hanks e Robin Wright, per farli recitare anche nei loro ruoli come fossero giovanissimi.

Zemeckis è sempre stato sempre amante delle innovazioni tecnologiche, come ha dimostrato con film che fanno parte della storia del cinema e parliamo di Ritorno al Futuro, Chi ha incastrato Roger Rabbit, La morte ti fa bella, Polar Express, Contact, Forrest Gump.

Paul Bettany Tom Hanks Robin Wright

Nel corso del tempo….

Il risultato è soddisfacente, senza l’effetto videogioco. Non tutto convince, in Here, film distribuito da Eagle Pictures, lascia perplessi la rapidità del salto fra rinascita post-meteorite e il velocissimo approdo agli indigeni e anche le vicende di altre coppie protagoniste di alcuni momenti nel soggiorno non sono molto significative, potrebbero essere inno all’audacia e all’imprenditorialità dei cittadini del Nuovo Mondo, con un invito anche alla trasgressione, al di fuori dei soffocanti limiti della piccola borghesia.

Quindi se quei famosi muri, se quei luoghi, potessero parlare, cosa ci direbbero, cosa racconterebbero, di noi umani, a distanza di secoli, di decenni? Che vogliamo tutti le stesse semplici cose, che si riassumono nella parola “vivere” essendo possibilmente felici (si è capito che farlo diventare un diritto costituzionale non è sufficiente).

E che se non ci ammaliamo e riusciamo ancora a ricordare, sarà magari un dettaglio minimo a farci ancora felici, a farci tornare a quel bel momento, anche se era una cosa da niente. Ecco quindi la necessità di cercare di fare ogni giorno qualcosa di bello, di affettuoso, di allegro, di appassionante. Bisogna sempre avere coraggio di assaggiare nuovi cioccolatini. Mettiamo via i ricordi belli, ci scalderanno il cuore, un giorno. E anche i muri saranno contenti.

Scheda tecnica:

Regia: Robert Zemeckis

Cast: Tom Hanks, Robin Wright, Kelly Reilly. Michelle Dockery, Paul Bettany

Distribuzione: Eagle Pictures

Genere: drammatico

Pubblicato da Giuliana Molteni

Vado al cinema dalla metà degli anni ’50 e non ho mai smesso. Poi sono arrivate le serie tv.