Torna Coraline, la famosa dark story in animazione del 2009, in una versione completamente restaurata, in occasione di Halloween.
Abbiamo da poco visto il nuovo film di Tim Burton, Beetlejuice Beetlejuice, che sui grandi schermi assistiamo al ritorno della protagonista di un altro goticheggiante horror in animazione, Coraline, del 2009, in versione completamente rimasterizzata.
La riedizione è arricchita da un contenuto speciale in cui il team di LAIKA, lo studio creatore, costruisce nuovi pupazzi di Coraline, rivisitando il disegno originale grazie alle tecnologie oggi disponibili. Coraline sarà anche una favola indirizzata a un pubblico infantile, ma è una favola molto old style, di quelle favole cattive che raccontavano i Fratelli Grimm.
Storie ai giorni nostri messe sotto accusa perfino dalla psicoanalisi, gotiche e cupe, dove ai bambini poteva succedere di tutto, e prima che il bene trionfasse, infinite erano le prove da superare. Le streghe ammazzavano per davvero oppure si mangiavano le vittime e orchi terribili catturavano facilmente indifesi fanciullini, spesso come crudele punizione per aver anche solo pensato di sottrarsi all’autorità.
Come Chihiro ne La città incantata di Miyazaki, Coraline è una ragazzina annoiata e un po’ viziata, solitaria e scorbutica. Non che sia tutta colpa sua, in effetti i suoi genitori, anche se le vogliono davvero bene, proprio non sono capaci di dimostrarglielo, sempre presi dal loro lavoro di scrittori, isolati davanti alla tastiera del computer, indifferenti al bisogno di compagnia della figlia, convinti che il loro amore sia scontato.

Una dimora davvero poco attrattiva per un’adolescente ribelle.
Ma così non è e un giorno, nella nuova casa in cui si sono trasferiti, una alquanto lugubre magione in stile vittoriano, Coraline trova una porticina e, incuriosita, si inoltra in una specie di bizzarro corridoio, morbido e luminoso. Attraverso quel passaggio entra in un magico mondo parallelo, dove tutto va come lei vorrebbe.
La casa è luminosa e ben arredata, il giardino un tripudio di coloratissime aiuole, il papà e la mamma pensano solo a compiacerla, il papà coccolandola e viziandola in ogni modo, la mamma cucinando per lei una quantità di squisiti manicaretti. Tutto bene, sennonché entrambi al posto degli occhi hanno cuciti dei lucidi bottoni, che un po’ inquietano Coraline, ricordandole una misteriosa bambola ricevuta in dono al suo arrivo nella casa.
Ma l’andirivieni fra i due mondi sembra comodo e scevro da aspetti negativi. Non sarà così per sempre. Coraline sarà chiamata a decidere a quale mondo appartenere e si accorgerà che la scelta è ormai obbligata. Il che implicherebbe un bel paio di bottoni al posto degli occhi anche per lei, oltre che la sparizione definitiva dei veri genitori.

Un’amorevole mamma che diventa mostruosa in un mondo parallelo.
Mentre la premurosa mammina alternativa si tramuta in una strega-ragno, la ragazzina dovrà lottare per ritrovare i suoi veri genitori, che di colpo ha imparato ad apprezzare tantissimo, e riuscire a chiudere per sempre quella pericolosa porta.
Crudele lezione educativa, il film potrebbe anche spaventare i più piccini, perché comunque si tratta di un prodotto alquanto horror, scritto e diretto da Henry Selik come Night Before Christmas e James e la pesca magica. La sceneggiatura è tratta da un romanzo breve scritto da quell’eclettico e geniale personaggio che è Neil Gaiman.
Inglese residente negli USA, è autore dei testi di Sandman, scrittore di molti romanzi fra cui Buona apocalisse per tutti, in società con Terry Pratchett (altro personaggio singolare), ma anche nel 1984 di una biografia dei Duran Duran, e delle sceneggiature di film tratti da suoi romanzi (Stardust e La leggenda di Beowulf), collaboratore di Alice Cooper, amico di Alan Moore.

Ci si può fidare di una creatura con dei bottoni al posto degli occhi?
Il film è realizzato con la tecnica dello stop-motion (o frame by frame) ottenuta mettendo in successione un fotogramma (o scatto) alla volta, lavoro certosino: per sette secondi di film si impiegava un giorno di riprese spostando impercettibilmente i pupazzi per poi fotografarli, ricreando intorno anche tutto il favoloso universo miniaturizzato che li possa contenere.
La tecnica risale agli anni ’30/40, inventata da pionieri come George Pal o Ray Harryhausen, oggi viene impiegata anche la CG. Suggestiva colonna sonora classicheggiante mista a filastrocche infantili di Bruno Coulais e visivamente sontuose alcune sequenze (il giardino fiorito quasi psichedelico, il burlesque delle due vecchiette).
Coraline, undicenne un po’ dark, capelli e unghie blu, faccettina aguzza, humor pungente, coraggiosa e strafottente, nell’originale è doppiata dall’ex bambina prodigio Dakota Fanning. Teri Hatcher dà voce alle mamme di Coraline, in quegli anni reduce dal successo con la sua Susan di Desperate Housewives. Ian McShane (Death Race, La Bussola d’Oro, Il risveglio delle tenebre e la serie tv Deadwood) è Bobinski, il vecchio, nostalgico acrobata, dal disegno stilizzato.

Il libro e il film riprendono temi notoriamente angosciosi soprattutto per i piccini, quali la possibilità che dietro la facciata della persona amata si celi un estraneo ostile, un mostro che ci inganna, e la storia è diventato anche fumetto, corto, spettacolo per marionette, versione teatrale e musical.
Qualche personaggio di contorno è virato al grottesco (un ragazzino logorroico, due anziane ex soubrette con una collezione di barboncini imbalsamati, l’attempato e strambo ex acrobata da circo, un enigmatico gatto-bianconiglio, perché si sarà capito che la storia ricorda parecchio Alice in Wonderland, ma anche Dorothy de Il mago di Oz, there’s no place like home….) e alcuni infidi topini), cercando di illuminare di allegria una storia un po’ cupa, perfetta per questi giorni di Halloween.
Coraline infatti, distribuito da Nexo Digital in alcune sale anche nel 3D nativo, torna nei cinema il 31 ottobre e l’1, 2 e 3 novembre.
Scheda tecnica:
Regia: Henry Selik
Cast (voci): Dakota Fanning, Teri Hatcher, John Hodgman, Jennifer Saunders, Ian McShane
Genere: animazione
Distribuzione: Nexo Digital