Conclave ci racconta con toni da thriller la successione al potere in Vaticano, fra subdoli giochi di potere.
Cosa succede quando muore un Papa? Recita il detto popolare “se ne fa un altro”. Ma sempre per proseguire con la saggezza dei nonni, fra il dire e il fare, c’è di mezzo un Conclave e di questo ci racconta il film interpretato da un manipolo di attori molto noti e stimati (con l’aggiunta di una donna altrettanto blasonata), a comporre un cast che conferma tutte le previsioni positive.
Di organizzare l’arcaica ma immutabile macchina del Conclave viene incaricato il decano Lawrence (Fiennes), uomo d’ordine e coerenza, che auspica come prossimo capo della Chiesa il Cardinale Bellini (Tucci), uomo schivo e di civili vedute, da contrapporre al destrorso Tedesco (Castellitto), personaggio che invoca guerre sante.
C’è anche un altro favorito, Tremblay (Lithgow), un po’ troppo sicuro di meritare il sacro scranno. Ma arriva un outsider assoluto, un protégé del papa defunto, un latino che ha passato una vita a combattere a fianco dei miserabili della Terra in luoghi lontani dai corridoi del potere.
Intanto in quei corridoi si aggirano quasi invisibili le “sorelle”, le suore, capitanata da Isabella Rossellini, preda di un crescente scontento. Se c’è del marcio in Danimarca, figurarsi al Vaticano.
Ralph Fiennes è il Decano, arbitro che verrebbe restare neutrale.
Perché non succede solo fra i politici o i CEO delle Big Company, anche e soprattutto fra i Cardinali volano i coltelli e si tessono trame e alleanze. In quel mefitico contesto anche l’alito d’aria che entra da una vetrata infranta da un’esplosione può dare il senso di qualcosa di nuovo.
Conclave, distribuito da Eagle Pictures, è diretto da Edward Berger, autore della recente versione di Niente di nuovo sul fronte occidentale e della drammatica serie tv Patrick Melrose con Benedict Cumberbatch, ed è tratto dal romanzo di Robert Harris, autore di bestseller spesso trasposti su grande schermo (Fatherland, Enigma, Pompei, Il Ghostwiter, L’uomo nell’ombra, L’ufficiale e la spia) e ottimamente sceneggiato da Peter Straughan (La talpa, Frank, L’uomo di neve).
Fra votazioni e fumate nere, fra alleanze e cambi di casacca, indiscrezioni e fughe di notizie, l’atmosfera ovattata del Conclave viene disturbata da quanto avviene all’esterno, moti di piazza con scontri armati, finché addirittura un’esplosione tocca più da vicino i Cardinali, ricordando loro a quali rischi stia andando incontro la società.
Tanto rosso, anche se non è quello del sangue, nelle trame dei Cardinali.
Il tono della narrazione riesce a virare sul thriller, nonostante l’unico rosso che scorre sia quello dei vestiti dei religiosi, anche grazie ai toni e ritmi della colonna sonora di Volker Bertelmann, blasonata carriera, notato di recente in Monkey Man e The Crow.
La splendida fotografia di Stéphane Fontain gioca spesso con il rosso e il bianco delle vesti dei Cardinali (tutto il cast “tecnico” è di altissimo livello). Lawrence, dilaniato dai suoi dubbi e dalle sue certezze, segue il filo dei giochi di potere conosciuti ma anche ignoti, su cui indagare, per evitare un risultato che l’integerrimo personaggio non potrebbe tollerare, anche a costo di compiere azioni non perfettamente in linea con il protocollo.
Dopo sussurri, complotti, agnizioni, confronti felpati, scontri più accesi, la vicenda si concluderà con un paradossale sberleffo. Si avverte a tratti nella storia una vaga (e divertente) assonanza con i gialli di Agatha Christie, perché “i delitti” avvengono in un luogo chiuso e coinvolgono a turno vari membri della congrega divina.
Usiamo questo aggettivo con sarcasmo, perché in tutto quell’agitarsi per accedere alla somma posizione, di Dio non importa a nessuno, se non per usarlo per sbandierare le proprie posizioni, che di religioso hanno ben poco, e immaginiamo che nemmeno a Dio importi di personaggi di questa risma. Errore, perché dovrebbe. Sarebbe meraviglioso vedere la folgore divina di nuovo all’opera.
Scheda tecnica:
Regia: Edward Berger
Cast: Ralph Fiennes, Stanley Tucci, John Lithgow, Sergio Castellitto, Isabella Rossellini, Lucian Msamati, Merad Ninidze
Distribuzione: Eagle Pictures
Genere: drammatico