Christspiracy – Recensione

Rendendo così anche a volte nociva la carne che poi mangiamo. Questo perché tutto è sfruttamento selvaggio, teso al massimo guadagno a ogni costo, come già dicevamo qui (e nessuno dimentica il morbo di Creutzfeld-Jacob detto della “mucca pazza” la terribile malattia neurologica degenerativa).

E fin qui tutto bene, come tante volte si usa dire. Qual è invece il problema di Christspiracy, il documentario scritto e diretto da Kameron Waters e Kip Andersen, quest’ultimo già autore di Cowspiracy (2014) sulle conseguenze climatiche provocate dagli allevamenti intensivi (idem per Seaspiracy del 2021 sui pesci), e così capiamo subito in che direzione si andrà a parare?

Il problema è che per dare una mano di smalto all’argomento, già molto sfruttato (e se si volesse essere scandalisti, il web già pullula di filmati agghiaccianti sugli allevamenti intensivi), i due baldi americani ammantano il tutto con un look da inchiesta rivoluzionaria, tirando in ballo anche Gesù.

Kip Andersen Kameron Waters

Kameron Waters e Kip Andersen, i due registi.

Che, alla fine di infinte dotte disquisizioni di presunti “espertoni”, studiosi laici e religiosi, molti dei quali emeriti sconosciuti, dovrà risultare come il primo animalista della storia, finito crocefisso anche per aver cacciato dal Tempio non i famosi “mercanti”, ma proprio i commercianti di carne che usavano il tempio come mattatoio.

Con rivisitazione di passaggi del Vangelo (la moltiplicazione dei pani, i pesci forse no) e quadri famosi come L’ultima cena alquanto discutibili. Nel mentre passeremo attraverso le barbare usanze di altre nazioni, fra cui India, Cina, Nepal (il tristemente noto “Festival” di Gadhimai in realtà un vero inutile massacro di migliaia di vacche).

Esiste un modo etico per ammazzare un animale e se Gesù lo avesse dovuto fare, in che modo avrebbe eseguito la condanna? E come si comportano le altre religioni? Certo il documentario, distribuito in Italia da Mescalito Film, riesce a tratti a dire cose efficaci, a denunciare le solite ipocrisie dietro cui gli uomini, religiosi o meno si nascondono per continuare a fare i propri interessi e non dubitiamo che la coppia abbia subito intimidazioni e controlli nei sette anni di peregrinazioni impiegati per la lavorazione.

Ma fra questo e l’affermazione che “per gli animali, il mondo è una Treblinka perenne” ce ne corre. Ci sarebbero altri bersagli verso cui indirizzare tanti mezzi e tanto impegno, ma capiamo bene che ciascuno ha a cuore il suo problema e per lui non esiste altro.

Dire che sarebbe meglio occuparsi degli esseri umani che mai come in questi ultimi anni, mesi stanno morendo in diverse parti di un mondo avviato alla follia, farebbe imbufalire gli animalisti, per i quali un agnello da allevamento conta più di un bambino. Ma polemizzare è inutile. Gli agnelli continueranno a esser mangiati, i bambini uccisi. E Gesù? Valeva la pena bere per noi l’amaro calice? Forse oggi avrebbe anche lui dei dubbi.

Scheda tecnica:

Regia: Kip Andersen, Kameron Waters

Cast: Kip Andersen, Michael Bechwith, Melanie Joy, Kameron Waters

Genere: documentario

Pubblicato da Giuliana Molteni

Vado al cinema dalla metà degli anni ’50 e non ho mai smesso. Poi sono arrivate le serie tv.