Il film Campioni, con Woody Harrelson, ci ricorda che si può realizzare una bella storia di rinascita senza essere troppo retorici o sdolcinati.
Ci sono film dei quali basta leggere la sinossi per pensare di averli già visti, specie se si tratta di argomenti molto sfruttati su grandi e piccoli schermi, storie di rivalsa e riscatto in campo sportivo.
In special modo se prendiamo un allenatore di basket allo sbando e una squadra di ragazzi gravati da vari handicap, bisognosi di lottare contro i pregiudizi del mondo, si sarebbe tentati di finirla lì.
E invece faremmo male, almeno nel caso del film Campioni, diretto da Bobby Farrelly, una metà della coppia dei Farrelly Brothers, e interpretato da un Woody Harrelson sobrio e convincente.
Ma non è solo lui il punto di forza del film, contano tutti i giovani comprimari, la squadra di ragazzi tutti afflitti da diversi tipi di disabilità, alcuni down e altri lesionati durante parti travagliati. Più un caso diverso, che i suoi problemi se li è ritrovati dopo essere stato vittima di un incidente in macchina.
Ed è proprio un incidente automobilistico che porta Marcus, così si chiama il protagonista, coach in declino a causa di eccessive intemperanze, alla svolta decisiva della sua vita.
Dopo un incidente in stato etilicamente alterato nella gelida e nevosa Des Moines (Iowa), viene costretto a scegliere fra un periodo ai servizi sociali e la galera. Scelta scontata, non fosse che la squadra di basket di cui è chiamato ad occuparsi è composta da ragazzi diversamente abili, frequentazione che il grezzo personaggio non è culturalmente attrezzato a sostenere.
Remake del film spagnolo Non ci resta che vincere, grande successo del 2018, ispirato a una storia vera, Campioni, distribuito da Universal, è diretto sobriamente da Bobby Farrelly, che insieme al fratello Peter ha diretto film come Tutti pazzi per Mary, Io me e Irene, Fratelli per la pelle, Scemo più scemo, I tre marmittoni, Lo spaccacuori, commedie politicamente scorrette anche per quanto riguardava il trattamento di disabilità o minoranze.
Per una volta comprendiamo la necessità di promuovere la versione doppiata, perché ai componenti della squadra hanno dato la voce italiana altrettanti ragazzi afflitti da vari problemi, tutti però entusiasti e validissimi, molto professionali.
Ogni componente della squadra porta se stesso sullo schermo e tutti insieme mettono in scena una serie di “personaggi” con le caratterialità e le grandi doti umane che possiedono nella realtà, anche se la maggior parte della gente sembra non accorgersene, inquadrandoli sbrigativamente nella categoria “ritardati”.
Quindi Campioni è un film edificante, si dirà, con un percorso virtuoso di ravvedimento per Marcus, che imprimerà alla sua esistenza la sterzata necessaria, invece che continuare nella sua deriva, e una gran bella soddisfazione per la squadra, che vivrà un’esperienza nuova ed esaltante, imparando come agire come gruppo.
Questo messaggio, però, lampante fin dall’inizio, viene trasmesso con sobrietà, senza melensaggini e la minima retorica necessaria. Perché non è detto che la vita vera ogni tanto non presenti occasioni simili e solo perché una storia finisce bene non meriti di essere raccontata.
Scheda tecnica
Regia: Bobby Farrelly
Cast: Woody Harrelson, Kaitlin Olson, Cheech Marin, Ernie Hudson, Kevin Iannucci, Madison Tevlin
Distribuzione: Universal Pictures
Genere: commedia, drammatico