Argylle – Recensione

Argylle è una nuova iperbolica storia di spie che il regista Matthew Vaughn ci racconta, dopo la serie King’s Man, con Henry Cavill e Bryce Dalls Howard.

Più grande la spia, più grossa la bugia. Dopo anni di storie iperboliche, in cui si davano per scontate l’onnipotenza e l’invulnerabilità degli agenti segreti, liberi dalla soggezione alle leggi di tempo e fisica, un film come Argylle si diverte a rifare un genere con una storia più grande, più grossa.

Elly (Bryce Dallas Howard) è una mite ragazzona single, che vive in simbiosi con il suo gatto. È però autrice di una serie di romanzi di spionaggio di enorme successo, grazie a trame ben congegnate, che sembrano raccontare fatti reali, anche se gli eroi sono di bondiana onnipotenza.

Come tante altre scrittrici di romanzi d’azione che il cinema ci ha raccontato (Jodie Foster in Alla ricerca dell’isola di Nim, Kathleen Turner nei suoi Inseguimenti e Sandra Bullock nel recente The Lost City), Elly è timida e insicura.

Per darsi forza, spesso si confronta (e si conforta) con il “fantasma” dell’eroe dei suoi libri, il bellissimo, atletico, astuto, imprendibile Argylle (Henry Cavill), che a fianco del suo aiutante (John Cena) si fa beffe dei cattivi che insidiano la libertà del mondo.

henry cavill

Un eroe infrangibile, implacabile.

Un giorno però, mentre si sta recando dalla sua mamma, per trovare l’ispirazione per il capitolo conclusivo del nuovo romanzo, incontra Aiden (Sam Rockwell), un personaggio che metterà in crisi tutte le sue certezze.

Se Elly ha scritto trame così plausibili, deve essere una che la sa lunga e così sembra che sia finita nel mirino di una malvagia organizzazione, il Direttorio, che vuole conoscere i suoi segreti. Trascinata in un vortice frenetico di avventure, vedrà crollare uno alla volta tutti i pilastri su cui era costruita la sua esistenza.

Ogni volta che Elly si sentirà arrivata a un nuovo grado di coscienza, qualcosa la minerà nuovamente, in un continuo rimescolamento di carte, in un continuo ribaltamento di situazioni, passando attraverso tutti i passaggi obbligati e le tipologie dei personaggi di mille film di genere.

Bryce Dallas Howard, Sam Rockwell

Una coppia di eroi diversamente improbabili.

Questa trama, ideata da Jason Fuchs (L’era glaciale 4, Pan, Wonder Woman, che compare anche come attore), messa in mano a un regista come Matthew Vaughn non poteva non diventare un divertente, adrenalinico frullato, in cui buttare Bond e Bourne, Ethan Hunt e The Manciurian Candidate (oltre ai film sugli scrittori sopra citati, con il discorso sul rapporto fra lo scrittore e le sue “creature”).

Una scena a metà dei titoli di coda, a sancire la promessa di un sequel, ma è annunciata in effetti una trilogia, come per Kingsman, altra serie di successo di Vaughn. Henry Cavill è bello e gentile come sembra sempre, anche quando fa l’eroe action.

Sam Rockwell si diverte a fare la spia vera che sembra finta, mentre Bryce Dallas Howard sgrana gli ingenui occhioni verdi mentre cerca di stare al passo con la caterva di cose che le succedono, e a differenza che in Jurassic World, si toglie i tacchi alti per scappare meglio, senza mai separarsi dall’amato gattone Alfie.

bryan cranston

Un villain indiscutibile.

A questo riguardo temiamo un’esplosione di richiesta per i gatti di razza Scottish Fold e per gli acquisti del claustrofobico zainetto per gatti che sembra come minimo poco adatta ai climi caldi.

Cast di lusso nel suo complesso, compaiono anche Brian Cranston (che dardeggia sguardi malvagi), John Cena, ormai una certezza per l’action auto-ironico (lo ricordiamo nella serie Peacemaker e nel film Fast X). Samuel L. Jackson si riserva un quasi-cameo, la veterana Catherine O’Hara rifà la mamma, come tanti anni fa in Mamma ho perso l’aereo.

Non possono mancare due femmes fatales, anzi due, che sono Sofia Boutella, protagonista di Rebel Moon su Prime Video, e Dua Lipa, al suo debutto come attrice. Gran selezione di allegre canzoni da discoteca (fra cui il sempre travolgente Barry White), intrecciate alla colonna sonora di Lorne Balfe.

Se ci fossimo chiesti quanto ci avrebbe messo la “nuova” canzone dei Beatles Now and Then a entrare in un film, qui avremo la risposta.

Argylle, distribuito da Universal, è un film da prendere in leggerezza, da cui lasciarsi trascinare nel solito vortice di improbabili avventure e situazioni iperboliche, in cui la sospensione dell’incredulità non costa nulla perché sappiamo che è tutta un’allegra presa in giro.

Matthew Vaughn ci invita ancora una volta a lasciarci coinvolgere in un paio d’ore senza impegno, con un’ammucchiata spiritosa (anche se non originalissima) dei mille luoghi comuni presenti nelle commedie d’azione che hanno allietato la nostra vita di spettatori. Ce n’è sempre bisogno. Il film sarà nelle sale dal primo febbraio, in seguito uscirà in streaming su Apple TV.

Scheda tecnica:

Regia: Matthew Vaughn

Cast: Henry Cavill, Bryce Dallas Howard, Sam Rockwell, Bryan Cranston, Dua Lipa, Ariana DeBose, John Cena, Samuel L. Jackson, Catherine O’Hara, Sofia Boutella

Distribuzione: Universal Pictures

Genere: azione, avventura

Pubblicato da Giuliana Molteni

Vado al cinema dalla metà degli anni ’50 e non ho mai smesso. Poi sono arrivate le serie tv.